L’Imposta Provinciale di Trascrizione, nota anche con il suo acronimo IPT, è una tassa legata all’acquisto o al passaggio di proprietà di un’auto immatricolata in Italia e si paga per finalità di riconoscimento e iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico. L’IPT è quindi un’imposta che si paga su pratiche legate al PRA, ma non tutti sono obbligati a pagarla: vigono infatti esenzioni e riduzioni.
In questa guida andremo a scoprire cos’è l’Imposta Provinciale di Trascrizione, quando si paga, come si calcola, quanto costa e quali sono le agevolazioni previste per determinate tipologie di beneficiari.
L’Imposta Provinciale di Trascrizione è una tassa correlata all’acquisto di un’auto nuova o usata o a un passaggio di proprietà e ha come finalità l’esecuzione delle normali pratiche di iscrizione presso il Pubblico Registro Automobilistico. La destinazione di questa tassa è la Provincia di riferimento nella quale l’auto viene immatricolata.
Il riferimento normativo di questa imposta è il Decreto Legislativo n. 446 del 15 dicembre 1997. All’articolo 56, infatti, si legge: “Le province possono istituire l’imposta provinciale sulle formalità di trascrizione, iscrizione e annotazione dei veicoli richieste al Pubblico Registro Automobilistico, avente competenze nel proprio territorio”.
L’imposta si applica in base a un’apposita tariffa, con possibilità di aumentare le tariffe da parte delle Province fino a un massimo del 30% ed è dovuta per ciascun veicolo (autovettura, ma non motociclo) al momento della richiesta di formalità.
Quando si acquista un’auto, si pensa quasi sempre solo al prezzo di listino della vettura e al costo degli eventuali optional, ma si sottovaluta una spesa molto importante, che può far lievitare il prezzo anche di tanto, specialmente se si sta acquistando una vettura di grossa cilindrata. Sì, perché come succede per il bollo auto, anche il calcolo dell’Imposta Provinciale di Trascrizione si basa sulla potenza del veicolo.
Per le vetture con potenza fino a 53 kW (o 72 cavalli) si paga un costo fisso di 150,81 euro. Per ogni kW in eccesso, il costo è di 3,51 euro. Quindi, per un’auto con potenza da 88 kW si dovrà pagare di IPT un importo pari a 273,66 €. A questa somma va poi aggiunta l’eventuale maggiorazione provinciale, che ricordiamo può essere fino al 30% massimo dell’importo complessivo. Quindi, se una Provincia dovesse decidere di applicare la maggiorazione del 30% all’IPT, facendo riferimento all’importo su indicato, si dovrebbero pagare 82,15 euro in più, per un totale di 355,81 euro. Un piccolo salasso.
Come stabilito dal Decreto Legislativo che ha introdotto questa nuova imposta, le Province decidono autonomamente sull’applicazione della maggiorazione e sulla quantificazione della stessa.
Ovviamente, la maggior parte delle Province ha applicato la maggiorazione del 30%, ma in alcuni territori l’IPT si riduce di 5 o 10 punti percentuali e solo in 3 luoghi l’IPT è azzerata. Andiamo a vedere in quali nella seguente tabella:
Maggiorazione IPT |
Province |
+30% |
Agrigento, Alessandria, Ancona, Ascoli Piceno, Asti, Bari, Barletta-Andria-Trani, Belluno, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Enna, Firenze, Fermo, Foggia, Forlì-Cesena, Frosinone, Genova, Imperia, Isernia, L’Aquila, La Spezia, Lecce, Lecco, Livorno, Lodi, Lucca, Macerata, Mantova, Massa Carrara, Matera, Messina, Milano, Modena, Monza e Brianza, Napoli, Novara, Nuoro, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pesaro Urbino, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Ragusa, Ravenna, Reggio Calabria, Rieti, Rimini, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Savona, Siena, Siracusa, Sud Sardegna, Taranto, Teramo, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Varese, Venezia, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Verona, Vibo Valentia, Viterbo |
+25% |
Crotone, Ferrara, Sondrio |
+20% |
Arezzo, Avellino, Benevento, Grosseto, Latina, Reggio, Emilia, Vicenza, Friuli Venezia Giulia (Regione) |
Nessun aumento |
Aosta, Bolzano, Trento |
Alcune province tra quelle sopra elencate prevedono riduzioni e agevolazioni, che andremo ad analizzare a breve in uno dei prossimi paragrafi.
Tipo di veicolo/carico |
Importo |
Autobus e trattori stradali con potenza superiore a 110 kW |
1,7559 € per ogni kW |
Veicoli a motore per trasporto cose |
|
Fino a 7 quintali |
199,35 € |
Tra 7 e 15 quintali |
290,25 € |
Tra 15 e 30 quintali |
326,40 € |
Tra 30 e 45 quintali |
380,63 € |
Tra 45 e 60 quintali |
452,93 € |
Tra 60 e 80 quintali |
519,56 € |
Oltre 80 quintali |
646,60 € |
Rimorchi per trasporto cose |
|
Fino a 20 quintali |
265,98 € |
Tra 20 e 50 quintali |
356,36 € |
Oltre 50 quintali |
452,93 € |
Rimorchi per trasporto persone |
|
Fino a 15 posti |
229,82 € |
Da 16 a 25 posti |
253,58 € |
Da 26 a 40 posti |
302,12 € |
Oltre 40 posti |
362,55 € |
L’Imposta Provinciale di Trascrizione si paga in questi casi:
L’Imposta Provinciale di Trascrizione non si applica su:
L’esenzione dal pagamento dell’IPT riguarda anche i disabili. Più nel dettaglio, i veicoli destinati al trasporto di soggetti disabili non devono pagare l’IPT, ma attenzione, perché le categorie ammissibili sono solo queste:
I soggetti non vedenti e sordi non sono quindi esonerati dal pagamento di questa imposta.
Per ottenere l’esenzione è necessario fare richiesta al PRA tramite lo Sportello Telematico dell’Automobilista, indicando il riferimento legislativo e allegando la documentazione richiesta. Se il veicolo è intestato al familiare che ha il disabile fiscalmente a carico, è necessario presentare anche l’autocertificazione che attesti questa condizione reddituale.
L’esenzione si applica solo sui veicoli fino a 2000 cc (se alimentati a benzina) o a 2800 cc (se alimentati a diesel), oppure con potenza non superiore a 150 kW (se elettrici).
L’esenzione è riconosciuta per un solo veicolo, ma è possibile che alcune Province accettino di estendere l’esenzione anche a un secondo veicolo in presenza di casi particolari (furto o perdita di possesso dell’auto originariamente esentata).
Per le auto storiche, invece, non è prevista l’esenzione, ma la tariffa andrà versata in modo ridotto: l’importo è di 51,65 euro ed è privo di maggiorazioni. Anche in questo caso, è necessario fare richiesta al PRA facendo riferimento alla norma, ovvero l’articolo 63 comma 4 della Legge n. 342/2000.
Tassa ridotta anche per i veicoli speciali (la specialità deve essere obbligatoriamente indicata sulla carta di circolazione o Documento Unico: per loro è previsto il pagamento del 25% dell’importo dovuto.
Nella tabella sottostante elenchiamo le agevolazioni di varia natura applicate dalle singole Province che abbiamo indicato nella tabella dei costi. Infatti, alcuni territori prevedono ulteriori benefici in merito all’Imposta Provinciale di Trascrizione. Andiamo a vedere quali.
PROVINCIA / CITTÀ METROPOLITANA |
AGEVOLAZIONE |
Bari |
Riduzione IPT auto 75% per:
|
Padova, Pesaro Urbino, Potenza, Ravenna |
Maggiorazione IPT ridotta al 20% per auto elettriche, ibride, GPL e metano |
Torino |
|
Firenze |
IPT senza maggiorazione per:
|
Roma |
IPT senza maggiorazione per:
|
Vicenza |
IPT non maggiorata per auto ad alimentazione (esclusiva o doppia) elettrica, a idrogeno, a gas metano, a GPL. |
Brescia |
Maggiorazione deliberata annualmente dalla Provincia ridotta al 50% per formalità riguardanti:
IPT senza maggiorazione per veicoli uso trasporto cose e trasporto specifico conto terzi, richieste a favore di imprese esercenti attività di autotrasporto di cose in conto terzi. |
Friuli Venezia Giulia |
IPT di competenza della Regione (Province abolite) |
Valle d’Aosta |
IPT fissa in caso di cessione di autocarri o auto usate, immatricolate da almeno 5 anni, per ogni tipo di formalità. |