Cosa fare in caso di auto alluvionata

Sicurezza
Pubblicato 01 febbraio 2023

Quando l’acqua sulla strada supera un certo livello, cominciano i guai. In certi casi possono essere seri, e non solo per la vettura.

CON L'ACQUA COMINCIANO I GUAI

Poche ore di pioggia e alcune strade diventano un acquitrino, un paio di giorni e si rischia l’allagamento. Le auto non vanno d’accordo con l’acqua: già una pozza profonda 10 cm mette in difficoltà chi guida e, se il livello sale, si rischiano danni per migliaia di euro (oltre a situazioni di pericolo). In molti casi i problemi si possono evitare prendendo qualche precauzione. Per esempio, una pozzanghera molto grande può trasformarsi in un “guado senza uscita”: meglio fare dietrofront e perdere magari mezz’oraallungando la strada. Se invece si vive vicino a un fiume e piove forte, non conviene parcheggiare in un box sotto il livello stradale. Superati gli argini, l’acqua corre più veloce di quanto si pensi, e spesso si scopre troppo tardi che non c’è tempo di spostare l’auto.
 
 

I CONSIGLI PER NON AFFONDARE

I problemi possono iniziare già dopo mezz’ora di pioggia battente. Basta entrare in una pozza alta 10 cm a 50 km/h per determinare un “effetto motoscafo”: le ruote galleggiano, togliendo la possibilità di sterzare, e l’acqua sul parabrezza azzera quasi la visibilità. La soluzione è rallentaremolto prima di un “lago” (si riconosce dall’acqua sollevata dalle altre auto). 
 

Lontani dalle trappole

Se diluvia da ore, è ancora più importante “guardare lontano”, per scorgere eventuali auto bloccate nell’acqua alta (cosa probabile nei sottopassi e nelle cunette). Nel caso, meglio fermarsi prima (attivando le “quattro frecce”) e, quando l’acqua sembra più alta di una spanna, cercare una strada alternativa. Se si decide di passare comunque, bisogna andare a passo d’uomo per evitare che il “muso” crei un’onda, e ridurre il rischio che il motore aspiri acqua (con gravi danni).

Appesantire l’auto

La pozza è più profonda del previsto? La prima cosa da fare è provare una “retro”. Per non andare “alla deriva” nel caso l’auto iniziasse a galleggiare, aprire la porta e far entrare l’acqua (il suo peso riporta a terra le ruote). Prima del guado, comunque, è meglio abbassare un finestrino: è una via di scampo se la situazione sfuggisse di mano.

Un amico da cinque euro

Mai entrare veloci nelle pozze: non si può sapere quanto siano profonde. Nei casi estremi (quando l’acqua arriva ai finestrini) un martelletto a punta (4-5 euro) può addirittura salvare la vita: permette di rompere un vetro per uscire dall’auto.

ALLAGATA SÌ, MA QUANTO?

Un meccanico può fare un preventivo di massima per “recuperare” un’auto “allagata”, ma non è detto che durante la riparazione, o in seguito, non si trovino “sorprese”. In ogni caso, i danni variano in base all’altezza dell’acqua. 
 

Sopra i finestrini

L’abitacolo va ripulito a vapore, e si cambiano airbag e pretensionatori. Da verificare: centraline, strumenti e motorini elettrici: non si può dire in anticipo se l’acqua li ha danneggiati. Infine, il motore va smontato. Se l’auto è vecchia (vale poco) conviene rottamarla. 

A filo delle ruote

Prima di avviare il motore, si verifica che non sia entrata acqua nel collettore di aspirazione. Si puliscono la moquette e i sedili con un getto di vapore, facendoli poi asciugare accuratamente. 

Sotto le porte

Se il livello è rimasto così basso, si può stare tranquilli: la parte inferiore dell’auto non subisce danni a contatto con l’acqua.

OGNI POLIZZA HA I SUOI... LIMITI

I “danni da immersione” sono coperti dalle polizze per “eventi atmosferici” o calamità naturali” (costano circa 20 euro l’anno ogni 10.000 euro di valore dell’auto). L’assicurazione pagherà solo se c’è stata una calamità (a stabilirlo è l’Ufficio meteorologico dell’aeronautica) del tipo indicato sul contratto (“bufera”, “tempesta” e così via); niente rimborso se, ad esempio, l’allagamento è dovuto a tombini intasati, né se si danneggia il motore entrando in una pozza profonda (la si poteva evitare). L’indennizzo non è mai totale; va decurtato il valore più alto tra la franchigia (per esempio, il 10% del danno) e lo scoperto (per esempio, 500 euro). Chi non è assicurato può chiedere i danni al Comune, ma l’indennizzo sarà parziale (e non è detto che arrivi). Se l’auto era in cortile o in garage, invece, a volte ci si “salva” con l’assicurazione dello stabile.
 
 

E SE SI FINISCE LETTERALMENTE SOTT'ACQUA?

In tal caso è anche difficile stabilire una strategia di fuga, perché le situazioni possono essere le più diverse: basta che l’auto si capovolga o si “incastri” in un canale, per rendere tutto più difficile. Su una cosa gli esperti concordano: per cavarsela occorre agire in fretta (ogni secondo è di vitale importanza) e cercando di mantenere il sangue freddo. 
 

L’acqua spinge forte

Il problema è la forza dell’acqua, che, a mano a mano che l’auto affonda, agisce sulle porte e sui finestrini (premendoli contro le guarnizioni) rendendone impossibile l’apertura. Certo, quando l’abitacolo si riempie d’acqua la spinta interna equilibra quella esterna e le porte si aprono, ma a quel punto non è detto che sia rimasta aria da respirare. L’ideale è abbassare subito il finestrino (se l’impianto elettrico funziona ancora) e uscire al volo. Ma, per capire cosa conviene fare nei diversi casi, leggete i consigli qui sotto.
 
 

Riemergere è possibile


✔ Cercate subito di abbassare il vetro, e nel frattempo slacciate la cintura di sicurezza.
✔ Se non siete soli in macchina, però, prima premete il tasto che sblocca le altre porte.
✔ Se l’auto è già sott’acqua, cercate di sfondare il finestrino col gomito o con un oggetto a punta.
✔ È molto meglio un martelletto con la punta in acciaio temperato; si compra dai ricambisti a pochi euro. Tenetelo nel cassetto: in caso di forte urto, può diventare un... proiettile.
✔ Invece del solo parabrezza, alcune auto di lusso hanno tutti i vetri a tre strati, impossibili da rompere; si può solo aspettare che l’acqua riempia l’interno per aprire la porta.
✔ Prima di rompere il vetro, respirate a fondo e preparatevi ad aggrapparvi: l’acqua vi investirà con violenza.
 
 
Articolo pubblicato nel 2014 e aggionato con nuove informazione a febbraio 2023.


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Ritratto di Fr4ncesco
4 febbraio 2014 - 15:18
2
Aggiungo che tra le precauzioni da prendere in caso di pioggia forte, è quella di affrontare i sottopassi lentamente, in modo da poterci fermare prima in caso questi siano allagati. Molti entrando pure ad andatura normale, sono rimasti immersi e sono annegati... La tecnica di appesantire l'auto è usata nel rally, però queste hanno lo snorkel e anche se l'acqua arriva al motore restano comunque funzionanti, mentre una vettura ferma potrebbe spegnersi.
Ritratto di PariTheBest93
4 febbraio 2014 - 17:35
3
Concordo e guarda un po' qui... http://www.ilpaesenuovo.it/wp-content/uploads/2013/10/sottopasso-allagato-copertino.jpg
Ritratto di Fr4ncesco
4 febbraio 2014 - 20:17
2
Esattamente... Prima di entrare in un sottopasso non vedi cosa c'è sotto, finchè non inizi la discesa, ma potrebbe essere troppo tardi e anche a velocità normale rischi di farci un tuffo, visto che l'acqua arriva anche a 2-3 metri. E in quel caso sei fregato, perchè la cosa equivale a cadere nell'acqua da un molo e devi cercare di evadere dall'auto come scritto nell'articolo. Quindi, dopo un forte acquazzone, meglio procedere a passo d'uomo quando ci sono sottopassi.
Ritratto di onavli§46
4 febbraio 2014 - 15:48
in caso di alluvioni, e qui a Genova, siamo piuttosto "pionieri" dei numerosi e coatti accidentali (ma non troppo) fatti; bisogna usare molte attenzioni con la guida dell'auto, e sopratutto molte precauzioni alla propria sicurezza e di eventuali passeggeri trasportati. Elenco dettagliato, utile e perfetto elaborato nell'articolo. Il consiglio migliore, in caso di estremo evento, pensare prima alla propria sicurezza, e se si può, con calma, con molta calma, alla propria autovettura. Auto, ne faranno sempre, di vita ne esiste solo ed esclusivamente una.
Ritratto di 208drive
4 febbraio 2014 - 16:27
Mythbusters su DMax, hanno detto riguardo al mito dell auto sott acqua, che se l auto ha i finestrini elettrici, anche se va sott acqua funzionano ancora per qualche decina di minuto, ma secondo me, per sicurezza meglio abbassare i finestrini subito! Per sfasciare un vetro di un auto sott acqua hanno detto basta un punzone a molla o un martello a punta
Ritratto di Merigo
4 febbraio 2014 - 17:17
1
Articolo demenziale o serio? No, no, è serio anche se subito credevo scherzassero! Sarebbe come dire che uno deve studiare come comportarsi in casi imprevedibili o se, prevedibili, affrontati quindi con incoscienza? Se mi trovo a dovere affrontare un guado in cui potrei anche affondare come il Titanic, non devo dare inversione a U, oppure fermarmi e chiamare il 118? No, devo procedere ma abbassando i finestrini da cui uscire come una trota, oppure li lascio alzati tanto ho a bordo il martelletto da inondazione, modello da 5,00 € che è un classico da regalare a Natale o già che ci siamo vicini, a S.Valentino! Fenomenali infine i consigli su cosa fare dell'auto dopo l'inondazione a seconda dell'altezza raggiunta dall'acqua! AlVolante, le prossime puntate saranno dedicate a cosa fare in caso di valanga e di terremoto in auto? Il martelletto per alluvione andrà bene anche per le valanghe? Sai, S.Valentino è vicino e non vorrei fare un regalo limitato!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
4 febbraio 2014 - 18:03
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di PariTheBest93
4 febbraio 2014 - 18:29
3
Si confermo anche a me compare spesso in questi giorni, però io ho la connessione un po' lenta...
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
4 febbraio 2014 - 18:37
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di PariTheBest93
4 febbraio 2014 - 18:57
3
Anch'io solo con questo sito, forse è in sovraccarico in questi giorni...

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