Recupero dell’energia nelle auto: una ricarica gratis

Tecnologia
Pubblicato 29 agosto 2024

L’efficienza delle auto elettriche e ibride dipende dalla rigenerazione della “pila” durante i rallentamenti.

A COSTO ZERO - Nelle auto tradizionali, ogni rallentamento è uno spreco: l’energia del carburante usata poco prima per accelerare si trasforma in calore nei freni (e un po’ anche nei cilindri, nella trasmissione e nelle gomme) che si disperde nell’aria. Le ibride e le elettriche, invece, recuperano parte di questa energia, sfruttandola poi per muovere l’auto a “costo zero”. Merito del motore a corrente, che quando è trascinato dalle ruote inverte il suo ruolo e fa da generatore, ricaricando la batteria. Nel traffico, il risparmio è forte. Il generatore oppone una resistenza proporzionale alla corrente che crea, e quindi rallenta l’auto. Fra i vari modi per gestire questo calo di velocità, il principale è legato al pedale dei freni: nella prima sezione della corsa agisce la parte elettrica e solo dopo subentrano anche i dischi, che diventano indispensabili nelle “inchiodate” (dissipano anche più di 1000 kW, mentre il generatore di un’elettrica potente come la Porsche Taycan si ferma a 290 kW). Miscelare l’apporto dei due sistemi per ottenere rallentamenti omogenei non è facile, tanto che la Tesla non li fa mai lavorare insieme: il recupero dell’energia entra in gioco quando si solleva il piede dall’acceleratore, e si disattiva appena si preme il freno.

UN NUOVO MIX DA 100 KW

Grazie alla batteria (1 nel disegno qui sopra) da ben 31,2 kWh e al sistema di recupero più efficiente, la Mercedes GLC ibrida plug-in promette addirittura 130 km in elettrico. L’impianto frenante (2) senza servocomando a depressione consente di abbinare meglio il rallentamento dovuto ai freni a quello del motogeneratore (3) , che a sua volta eroga fino a 100 kW (erano 85) e per un tempo più lungo. Senza causare strattoni.

RECUPERO O VELEGGIO, QUESTO È IL DILEMMA

Nelle ibride full o plug-in, nonché nelle elettriche, il generatore può recuperare molta energia e rallentare con 0,2-0,3 di forza g (frenando al massimo si supera 1 g). Ma non sempre conviene. Su strada libera, la massima efficienza si ottiene “veleggiando”: l’auto procede per inerzia, coi motogeneratori inattivi. Si evita di produrre corrente (ogni trasformazione di energia comporta sprechi) e la marcia è più fluida. 

Ma viaggiare come se si fosse in “folle” non piace a tutti: per questo il veleggio è riservato alle modalità di guida “eco”, e di solito un po’ di rigenerazione si ottiene già alzando il piede dall’acceleratore. Per aumentarla, nella gran parte delle auto basta frenare. Spesso, in alternativa, si possono usare delle levette al volante, oppure inserire la modalità B (Brake, nella foto qui sopra) o la funzione one-pedal (l’entità del recupero si gestisce tutta con l’acceleratore). Il risultato è lo stesso.

La zona Charge, nel cruscotto delle ibride full e plug-in e delle elettriche, indica quanto si recupera in fase di rallentamento. Molti i modelli con la funzione one-pedal (e-Pedal nelle Nissan, nella foto qui sopra).

INTELLIGENZA, CIOÈ EFFICIENZA

Scegliere il momento migliore per rallentare recuperando energia, per lasciar marciare la vettura come se fosse in “folle” o per usare la corrente immagazzinata nella batteria delle ibride influisce sui consumi e sulla fluidità di marcia. Si può lasciar fare al guidatore, ma anche qui l’elettronica viene in aiuto. Inserendo il percorso nel navigatore, e sfruttando le informazioni sul traffico e quelle fornite dai cartelli stradali, l’auto conosce in anticipo l’andamento (anche altimetrico) della strada e la velocità da tenere. Così, per esempio, se a una breve salita segue una discesa, nella prima parte si sfrutta il più possibile il motore elettrico; tanto poi la batteria si riempirà “gratis” nel secondo tratto.

In alcune Mercedes, nelle modalità di guida “eco”, il radar aiuta. Avvicinandoci lentamente a un veicolo (nel disegno qui sopra), l’acceleratore vibra per un attimo: è un invito ad alzare il piede e “veleggiare”. Ma se l’altra auto è molto più lenta, si attiva il recupero d’energia, che in più fa rallentare. Guadagno promesso nei consumi: dal 3 al 5%.

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Ritratto di Plk_123
30 agosto 2024 - 10:47
Veramente anche con un diesel (e un benzina) ci possono essere differenze NOTEVOLI di consumo in base allo stile di guida. Non ho mai guidato un'elettrica, ma il punto è semplice: se conosci la tua auto puoi imparare ad usarla sprecando meno.
Ritratto di Dheghe
30 agosto 2024 - 11:50
Spendere 40/50 mila euro per andare a 2 all'ora per recuperare il 2% di batteria per fare un paio di km in più... dei geni... io metto 20 euro di benzina a settimana e chi s'è visto s'è visto...
Ritratto di Plk_123
30 agosto 2024 - 11:55
?!? che c'entra? Ricordo che da neopatentato, tanti anni fa, con una Punto TD faticavo a superare i 500 km con un pieno. Cambiando stile di guida, con la stessa auto e facendo la stessa vita e quindi con gli stessi spostamenti, sono riuscito a passare i 700 km e una volta ho sfiorato gli 800. Questo per dire che volendo con qualsiasi macchina si può risparmiare parecchio, se sai come usarla.
Ritratto di Gordo88
30 agosto 2024 - 13:32
1
+1
Ritratto di pierfra.delsignore
30 agosto 2024 - 15:11
4
Veramente mi viene da ridere sentendo parlare gente che non ha mai guidato una elettrica o una ibrida nella sua vita e parla come se la benzina la regalassero con i buoni sconto della spesa
Ritratto di ilariovs
1 settembre 2024 - 08:16
Spendere 30.000€ per dover perdere tempo a fare il pieno e buttare 1000€/anno per 10.000 Km con prestazioni che fanno sorridere e un rumore e vibrazioni da tecnologia del secolo scorso. Contenti VOI contenti tutti. Però la soddisfazione 1 volta l'anno si fare 1000 Km si fila senza fermarsi. Bella roba.
Ritratto di Plk_123
1 settembre 2024 - 09:25
Già. Peccato che questo sia un dialogo fra sordi, perché nessuno ha mai una genere esattamente come nessun pro elettrico ha mai scritto quello che credono i pro motore termico. Ognuno dice delle cose e gli altri capiscono quello che vogliono.
Ritratto di ilariovs
1 settembre 2024 - 10:05
Sai PLK il "dialogo" è poco produttivo da chi guida termiche a chi guida elettriche. Il 99% di chi guida un'elettrica ha guidato termiche per anni. Io oggi ho due auto una diesel ed una elettrica. Quindi quale esperienza può passarmi uno che guida una macchina come la mia? Ho guidato auto a carburatore a iniziazione aspirati, turbo-diesel. "Faccio il pieno in 3 minuti" perchè mio nonno 60 anni fa col vespone cosa faceva? Faceva il pieno in tre minuti. Sai quale è stata la novità dopo 25 anni di pieni in tre minuti? Attaccare la type 2 alla macchina e andare a lavoro. Quando il sensore della wallbox mi indica che c'è sufficiente produzione autorizzo la ricarica. Questo mese 67% solare, 34% rete con 28KWh 750 Km percorsi. Siamo sugli 8,5€. Mi mancano tanto i 3 minuti e 67,5€ per farli.
Ritratto di Plk_123
1 settembre 2024 - 11:06
È anche poco produttivo se il discorso lo fa chi ricarica la sua auto da quel che si intuisce usando la propria wall box nel proprio box e parla a chi non ha un posto auto perché vive in un condominio in cui posti privati non ci sono. Io non sono in questa categoria, ma non per questo queste persone non esistono. E magari potrebbe essere utile che qualcuno raccontasse con semplicità come ha risolto questo problema, non che si sentisse presa per i fondelli da chi si presenta con atteggiamento sufficiente di chi "io ho capito tutto e voi nulla". E da chi è talmente sicuro di sé che non si accorge che l'obiezione dell'automomia dei 1000 km non è riferita ad un unico viaggio non stop, ma alla normale vita quotidiana. Per dialogare non serve solo parlare, men che meno urlare più forte degli altri. Serve anche ascoltare. Arte molto difficile, sconosciuta ai più.
Ritratto di giocchan
30 agosto 2024 - 13:54
"per circa 950km sono a posto" catetere optional indispensabile

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