IN CODA SENZA MOTIVO - A chiunque sarà capitato di rimanere fermi in autostrada per una coda. In caso di lavori stradali o incidenti, le cause di questi ingorghi sono ben chiare e una volta superato l’ostacolo la situazione torna alla normalità. Ma talvolta la coda nasce apparentemente dal nulla, segnalata dai messaggi luminosi a cavallo della carreggiata che recitano “Code per traffico intenso”. Si resta fermi o quasi per un po’ di tempo e a un certo punto, senza causa apparente, la coda finisce, per poi spesso riformarsi per motivi altrettanto sconosciuti qualche chilometro più avanti. Ma perché si formano queste code apparentemente inspiegabili?
ESPERIMENTO IN SCALA - La spiegazione arriva da un esperimento condotto diversi anni fa in Giappone (guarda il video qui sopra e qui sotto) cui i ricercatori hanno ricreato un normale flusso del traffico: hanno piazzato 22 veicoli su una sola corsia circolare e detto ai guidatori di viaggiare alla velocità costante di 30 km/h. Inizialmente il traffico si muove in maniera fluida, senza particolari intoppi, con le auto che mantengono una distanza abbastanza costante tra loro. Ma presto le distante tra i veicoli cominciano a variare, talvolta accorciandosi, altre volte allungandosi a causa delle differenti velocità dovute a piccoli rallentamenti o accelerazioni, finché in un punto del tracciato alcune auto arrivano troppo vicine tra loro e sono obbligate a fermarsi. L’ingorgo si sposta velocemente verso le auto seguenti come se fosse un’onda, arrivando così a interessare tutte le vetture dell’esperimento.
CODA FANTASMA - Gli studi su questo genere di code, definite anche come “code fantasma”, dimostrano che queste onde viaggiano all’indietro lungo l’autostrada per chilometri. Il fattore scatenante può essere quasi insignificante, come un’auto che cambia corsia obbligando quella che segue a rallentare: se la densità del traffico non è troppo alta, questi piccoli disturbi alla flusso regolare vengono equilibrati, ma se il numero di auto supera una soglia critica il sistema diventa instabile e tutti gli imprevisti si amplificano. Essendo così imprevedibili, questo tipo di code sono anche molto difficili da contrastare perché appunto non arrivano da comportamenti scorretti, ma da piccole variazioni in un sistema in equilibrio precario: la classica farfalla che scatena un tifone. La soluzione? Sarebbe quella di viaggiare sempre tutti alla stessa velocità, come vagoni di un treno.