Molto compatta, la Renault Twingo è una citycar simpatica e originale, tanto che si fatica a intuire che è stata sviluppata congiuntamente alla Smart forfour (non più in produzione); è disponibile anche con un ampio tetto apribile in tela (un optional simpatico, ma che incrementa i fruscii quando si viaggia in autostrada). Il motore sistemato fra le ruote posteriori, quelle cui è affidata la trazione, e il passo relativamente lungo (249 cm) hanno permesso di ricavare un abitacolo abbastanza spazioso: omologata per quattro persone e provvista di cinque porte (quelle dietro hanno le maniglie mimetizzate nelle cornici dei finestrini), questa citycar non fa viaggiare scomodi nemmeno sul divano (pur se lo schienale è quasi verticale). Piacevoli e ben fatti per una citycar gli interni, con la plancia e la consolle personalizzabili con inserti colorati, anche abbinati al rivestimento in due tonalità dei sedili. Per la versione di punta sono inclusi nel prezzo pure il volante in pelle, il sedile di guida regolabile in altezza e quello del passeggero che si può chiudere “a portafoglio”, facilitando il carico di oggetti molto lunghi, ed è disponibile il sistema multimediale “evoluto” con schermo di 7” a colori nella consolle (che mostra pure le immagini della telecamera posteriore). Non altrettanto positivo il giudizio sul bagagliaio della Renault Twingo, la cui capacità è penalizzata dall’ingombro della sottostante meccanica. Si può scegliere fra due motori: il tricilindrico 1.0 a benzina è regolare nel funzionamento ma poco vivace e non molto economo; quello elettrico da 82 cavalli garantisce un brio molto apprezzabile nel traffico. Il problema di quest'ultima versione è l'autonomia: la batteria da 21,4 kWh effettivi dura parecchie ore finché ci si muove in città, ma volendo avventurarsi in autostrada occorre mettere in conto una sosta per la ricarica ogni 30-40 minuti (ogni ora se si va piano). La Twingo Electric accetta solo la ricarica in corrente alternata, ma sfrutta al massimo questa possibilità, riuscendo ad assorbire fino a 22 kW. Alle colonnine pubbliche, nelle condizioni più favorevoli, un "pieno" di corrente richiede un'ora e mezza. In ogni caso, la guida della Renault Twingo è molto caratteristica: in città e nei parcheggi si apprezza l'eccezionale diametro di svolta e la leggerezza dello sterzo, che però diventa un po' impreciso in velocità. In curva, anche viaggiando decisi, non c'è da temere che l'auto sbandi; piuttosto, vanno messi in conto inserimenti in traiettoria non proprio fulminei, anche per via dello sterzo poco diretto, e un certo allargamento dell'avantreno.