La versione wagon della media francese si chiama Renault Mégane Sporter. Più lunga di 27 centimetri rispetto alla berlina e con un passo (la distanza fra ruote anteriori e posteriori) superiore di 4,3 centimetri, ha una linea equilibrata; segni distintivi sono le luci anteriori "a C" e quelle posteriori a sviluppo orizzontale, nonché la base dei finestrini che sale con decisione andando dal parabrezza verso il lunotto. Gli interni sono piuttosto ben fatti e poco elaborati, con il cruscotto di tipo digitale e la consolle che ospita un display; in base alla versione, il primo è di 7" o 10", il secondo di 7" o 9,3". Quest'ultimo serve per navigatore, radio, telefonino e le impostazioni generali della vettura, come le modalità di guida, l'illuminazione d'ambiente e la climatizzazione; va detto, comunque, che per le principali funzioni ci sono tasti e pomelli, più immediati e intuitivi nell'uso. Nell'abitacolo c'è spazio in abbondanza davanti e dietro per quattro adulti; l'imbottitura del divano, soffice anche al centro, consente di starci discretamente anche in tre. Il bagagliaio, molto ben rifinito, è ampio in assoluto ma non tra le wagon medie; alcune rivali dispongono di una decina di centimetri in più in profondità. La praticità, comunque, è ok: c'è un ampio vano sottostante (nelle diesel, mentre è assente nelle ibride plug-in), l'accessibilità è molto agevole e le Mégane Sporter più equipaggiate hanno anche le levette per reclinare il divano a distanza. Su strada, la dote più evidente è il comfort: sono auto silenziose e che passano senza sobbalzi sui fondi dissestati. La guida è agevole e abbastanza precisa, ma affrontando le curve con grinta lo sterzo si appesantisce e la risposta diventa "elastica". L'auto sta per uscire dal listino, e infatti è rimasta la solo versione diesel 1.5. Il quattro cilindri Blue dCi da 116 cavalli ha un brio più che sufficiente, ma soprattutto è molto omogeneo nella risposta e beve poco gasolio.