MAI QUESTO ERRORE - In braccio alla mamma, sul sedile anteriore: ancora oggi, per molti è questo il modo più sicuro per far viaggiare i bambini in auto. Un errore che può avere conseguenze tragiche: in un impatto frontale a 50 km/h, un bambino pesante 15 kg verrebbe proiettato in avanti con una spinta di qualche centinaia di chilogrammi, che nessuno sarebbe capace di bloccare. Senza un sistema di ritenuta adatto, il rischio di morte cresce di ben sette volte.
NUMERI CHE FANNO PENSARE - E dire che un seggiolino per auto omologato riduce dell’80% il rischio di lesioni in caso d’incidente. Eppure, secondo un’indagine del 2010 di Bimbisicuramente. it, in Italia solo un terzo dei piccoli viene trasportato correttamente. Così, ogni anno, si conta in media una quarantina di vittime di età tra 0 e 13 anni per sinistri avvenuti mentre si trovavano in macchina.
I "PUNTI FERMI" DA TENERE BEN PRESENTI
- Le regole da rispettare per trasportare in modo sicuro i bambini in auto (e le sanzioni per chi non le osserva) sono elencate nell’articolo 172 del codice della strada.
- I piccoli di statura inferiore a 150 cm devono viaggiare in un seggiolino specifico, adatto al loro peso e di tipo omologato, fissato al sedile della vettura tramite la cintura di sicurezza dell’auto o gli agganci isofix (vedi pagina a fianco).
- Il bimbo può viaggiare sul sedile del passeggero anteriore, accanto al guidatore, oppure sul divano posteriore.
- Sul sedile davanti, il piccolo, fino a 9 kg di peso, deve essere trasportato solo utilizzando un seggiolino rivolto all’indietro. In presenza di airbag frontale, quest’ultimo va disattivato.
- Per escludere il “cuscino”, in genere c’è un interruttore (posto sotto la plancia o di lato) azionabile con la chiave d’avviamento. Talvolta, si procede tramite il computer di bordo.
SI RISCHIA LA PATENTE
Per chi non trasporta correttamente un bimbo in auto, sono previsti una multa di 81 euro e il taglio di cinque punti della patente: a pagare è il guidatore. Se l’infrazione viene ripetuta per almeno due volte in due anni, scatta anche la sospensione (da 15 a 60 giorni) della patente. Se, però, il piccino in auto è sotto la responsabilità di una terza persona (per esempio, un amico che ha portato con sé il figlio), la sanzione (solo pecuniaria) è a carico di quest’ultima. In caso d’incidente, se l’assicurazione dimostra che il mancato uso del seggiolino ha aggravato le lesioni di un piccolo, può scattare la rivalsa: la compagnia risarcirà i danni, ma poi si farà rimborsare dal guidatore.
L’IMPORTANZA DELL’OMOLOGAZIONE: È QUESTIONE... D’ETICHETTA
Il seggiolino per auto dev’essere di tipo omologato secondo le normative stabilite dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in conformità ai regolamenti della commissione economica per l’Europa delle Nazioni unite, o alle direttive comunitarie. Per essere a norma, il seggiolino deve avere un’etichetta con i dati d’omologazione (qui sopra). I modelli più recenti sono contrassegnati dalla sigla ECE R44-04 (precedentemente, terminava in 03 e 02): per legge, sono questi gli unici che possono essere venduti dai negozi.
QUAL È IL TIPO PIÙ ADATTO? DIPENDE DAL PESO DEL PICCOLO
La scelta del seggiolino per bambini non può prescindere dal peso del bimbo: i vari modelli in commercio si differenziano per caratteristiche che permettono di suddividerli in cinque gruppi. In genere, hanno cinture regolabili in lunghezza e in altezza, per potersi adattare alla corporatura del piccolo via via che questo cresce.
GRUPPO 0 (“navicella”) È adatto a bambini da 0 a 10 kg (ossia da 0 a 9 mesi circa). Ha una conformazione “a lettino” che consente di far viaggiare sdraiato il neonato.
GRUPPO 0 + (“ovetto”) Per i piccoli da 0 a 13 kg (da 0 a 15 mesi circa). Anche in questo caso, la forma è “a lettino”, ma con una maggiore superficie a protezione della testa e delle gambe.
GRUPPO 1 Per piccini da 9 a 18 kg (grosso modo, dai 9 mesi fino ai 5 anni). Vanno fissati all’auto tramite la cintura di sicurezza. Importante: la cinghia va fatta passare all’interno della struttura del seggiolino e dev’essere tesa in maniera da impedirne lo spostamento accidentale.
GRUPPO 2 Per bambini da 15 a 25 kg (da 4 a 6 anni circa). Si tratta di cuscini dotati di braccioli e, talvolta, di un piccolo schienale. Servono a elevare il corpo del bambino, permettendo così di usare, con l’aggiunta di un dispositivo di aggancio, la cintura di sicurezza dell’automobile. Un “ramo” del nastro deve passare sopra il bacino, l’altro sopra la spalla.
GRUPPO 3 È un semplice piano di rialzo, privo di braccioli. Anche questo sposta verso l’alto tutto il corpo del bambino, permettendo così di far passare nei punti dovuti la cintura di sicurezza.
ISOFIX, UN ALLEATO PREZIOSO (E PRATICO)
Per anni, il fissaggio del seggiolino per bambini al sedile è stato affidato alle cinture di sicurezza dell’auto. Ma c’è pure un sistema di ritenuta più recente, semplice e affidabile: l’isofix (da Iso, International Organization for Standardization, e fixation, bloccaggio). È assai sicuro: grazie a una coppia di connettori (che vanno fissati agli agganci integrati nella vettura, tra lo schienale e la seduta del sedile), consente di ottenere un vincolo rigido tra il seggiolino e la macchina, garantendo così il massimo livello di ritenuta e protezione in caso d’incidente. Il seggiolino, in pratica, diviene parte integrante della struttura dell’auto, e non richiede l’uso delle cinture di sicurezza per essere installato. Da febbraio 2006, le auto di nuova omologazione devono prevedere gli agganci standard isofix. Oltre che dai due connettori, il seggiolino viene bloccato anche da un terzo punto di vincolo, che può essere costituito da un supporto rigido o da una cinghia supplementare.
CRASH TEST: LE 19 VETTURE PIÙ PROTETTIVE
Nella pagella che l’ente di valutazione Euro NCAP assegna alle auto in vendita nel Vecchio Continente, un voto specifico esprime il grado di
sicurezza garantito ai più piccoli (il punteggio massimo è 100). Nella tabella qui accanto, in ordine alfabetico, i 19 modelli messi alla prova nel 2013 e 2014 che hanno ottenuto almeno 80 punti su 100. I rispettivi valori sono confrontati con quelli che esprimono la sicurezza per gli adulti a bordo. Nei test, eseguiti provocando impatti frontali e laterali, sono stati utilizzati manichini che riproducono la presenza di passeggeri di 18 mesi e di tre anni d’età sul sedile posteriore. Il voto dipende anche da fattori quali l’affidabilità del sistema d’ancoraggio del seggiolino.
MULTA IDENTICA - Dal 1° gennaio 2017, ci sono nuove regole che riguardano i seggiolini auto: quelli che trasportano bambini di altezza inferiore a 125 cm possono essere omologati solo sistemi di ritenuta dotati di schienale. Sono norme fatte su misura per i produttori: regolamenti tecnici di omologazione dei sistemi di trasporto per renderli più sicuri. A differenza di quanto scritto altrove, chi ha i vecchi seggiolini non deve fare niente. Anche le multe sono identiche. Come segnala Valerio Platia (istruttore di autoscuola), i bambini di statura inferiore a 1,5 metri devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato. Per il guidatore, multa di 81 euro taglio di cinque punti della patente, oggi come ieri. Per i recidivi (due sanzioni di questo tipo in due anni) sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.