NON CI VUOLE MOLTA PIOGGIA - Poche ore di pioggia e alcune strade diventano un acquitrino, un paio di giorni e si rischia l’allagamento: lo abbiamo visto anche di recente, un po’ in tutta Italia.
Le auto non vanno d’accordo con l’acqua: già una pozza profonda 10 cm mette in difficoltà chi guida e, se il livello sale, si rischiano danni per migliaia di euro (oltre a situazioni di pericolo).
In molti casi i problemi si possono evitare prendendo qualche precauzione. Per esempio, una pozzanghera molto grandepuò trasfo rmarsi in un “guado senza uscita”: meglio fare dietrofront e perdere magari mezz’ora allungando la strada.
QUANDO IL BOX VA SOTT’ACQUA - Se invece si vive vicino a un fiume e piove forte, non conviene parcheggiare in un box sotto il livello stradale. Superati gli argini, l’acqua corre più veloce di quanto si pensi, e spesso si scopre troppo tardi che non c’è tempo di spostare l’auto.
OGNI POLIZZA HA I SUOI LIMITI - I “danni da immersione” sono coperti dalle polizze per “eventi atmosferici” o “calamità naturali” (costano circa 20 euro l’anno ogni 10.000 euro di valore dell’auto).
L’assicurazione pagherà solo se c’è stata una calamità (a stabilirlo è l’Ufficio meteorologico dell’aeronautica) del tipo indicato sul contratto (“bufera”, “tempesta” e così via).
Niente rimborso se, ad esempio, l’allagamento è dovuto a tombini intasati, né se si danneggia il motore entrando in una pozza profonda (la si poteva evitare). L’indennizzo non è mai totale; va decurtato il valore più alto tra la franchigia (per esempio, il 10% del danno) e lo scoperto (per esempio, 500 euro).
DUE POSSIBILI STRADE PER “SALVARSI” - Chi non è assicurato può chiedere i danni al Comune, ma l’indennizzo sarà parziale (e non è detto che arrivi). Se l’auto era in cortile o in garage, invece, a volte ci si “salva” con l’assicurazione dello stabile. Quando l’acqua sulla strada supera un certo livello,cominciano i guai. In certi casi possono essere seri, e non solo per la vettura
I GUAI INIZIANO DA SUBITO - I problemi possono iniziare già dopo mezz’ora di pioggia battente. Basta entrare in una pozza alta 10 cm a 50 km/h per determinare un “effetto motoscafo”: le ruote galleggiano, togliendo la possibilità di sterzare, e l’acqua sul parabrezza azzera quasi la visibilità. La soluzione è rallentare molto prima di un “lago” (si riconosce dall’acqua sollevata dalle altre auto).
LONTANI DALLE TRAPPOLE - Se diluvia da ore, è ancora più importante “guardare lontano”, per scorgere eventuali auto bloccate nell’acqua alta (cosa probabile nei sottopassi e nelle cunette). Nel caso, meglio fermarsi prima (attivando le “quattro frecce”) e, quando l’acqua sembra più alta di una spanna, cercare una strada alternativa. Se si decide di passare comunque, bisogna andare a passo d’uomo per evitare che il “muso” crei un’onda, e ridurre il rischio che il motore aspiri acqua (con gravi danni).
APPESANTIRE L’AUTO - La pozza è più profonda del previsto? La prima cosa da fare è provare una “retro”. Per non andare “alla deriva”nel caso l’auto iniziasse a galleggiare, aprire la porta e far entrare l’acqua (il suo peso riporta a terra le ruote). Prima del guado, comunque, è meglio abbassare un finestrino: è una via di scampo se la situazione sfuggisse di mano.
NON SI È MAI CERTI DI SPENDERE POCO - Un meccanico può fare un preventivo di massima per “recuperare” un’auto “allagata”, ma non è detto che durante la riparazione, o in seguito, non si trovino “sorprese”. In ogni caso, i danni variano in base all’altezza dell’acqua.
SOPRA I FINESTRINI - L’abitacolo va ripulito a vapore, e si cambiano airbag e pretensionatori. Da verificare: centraline, strumenti e motorini elettrici: non si può dire in anticipo se l’acqua li ha danneggiati. Infine, il motore va smontato. Se l’auto è vecchia (vale poco) conviene rottamarla (nella foto livello 3).
A FILO DELLE RUOTE - Prima di avviare il motore, si verifica che non sia entrata acqua nel collettore di aspirazione. Si puliscono la moquette e i sedili con un getto di vapore, facendoli poi asciugare accuratamente (nella foto livello 2).
SOTTO LE PORTE - In questo caso si può stare tranquilli: la parte inferiore dell’auto non subisce danni a contatto con l’acqua (nella foto livello 1).