Il superbollo auto compare per la prima volta nel DL. n. 98 del 6 luglio 2011, introdotto da Silvio Berlusconi. Qui, all’articolo 23, comma 21, si legge quanto segue: “A partire dall’anno 2011, per le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose è dovuta un’addizionale erariale della tassa automobilistica, pari a euro 10 per ogni kW di potenza del veicolo superiore a 225 kW, da versare alle entrate del bilancio dello Stato”.
L’imposta supplementare fu quindi introdotta dal governo Berlusconi, ma i criteri dell’imposta furono poi inaspriti alla fine di quello stesso anno dal governo Monti (da 10 euro si passò a 20 euro per ogni kW eccedente, mentre la potenza del veicolo passò da 225 kW a 185 kW), che al contempo ha anche aggiunto la novità della riduzione dell’imposta in base all’età della vettura. Infatti, l’importo del superbollo si riduce con il passare del tempo: prima a 12 euro dopo cinque anni, poi a 6 euro dopo 10 anni e infine a 3 euro dopo 15 anni, per poi essere totalmente cancellata dopo 20 anni dalla data di immatricolazione.
Il superbollo auto va pagato su tutti i veicoli con potenza superiore a 185 kW. Più precisamente, sono obbligati al versamento di questa tassa supplementare:
Abbiamo detto che il superbollo è una tassa supplementare, che va integrata al bollo auto per tutti quei veicoli con potenza superiore a 185 kW.
Per calcolare l’importo esatto che si deve pagare di superbollo, bisogna prima effettuare il calcolo del bollo auto. Per farlo abbiamo bisogno di alcuni dati, da cui dipende il peso dell’imposta:
Infatti, il calcolo del bollo auto dipende da un coefficiente, ovvero un importo espresso in euro, associato alla categoria ambientale del veicolo. Tuttavia, tale importo non è uguale per tutta Italia, ma varia di regione in regione. È possibile visualizzare il tariffario sul sito della Regione di riferimento, oppure sul sito dell’ACI.
Facciamo un esempio di un’auto che eccede i 185 kW di un proprietario residente in Lombardia. Qual è importo da pagare?
Prendiamo come riferimento un’auto Euro 6 che vanta la potenza di 220 kW. Prima di tutto bisognerà moltiplicare l’importo previsto dalla Regione (2,58 €) per 100 kW (ovvero, il primo massimale), quindi il risultato sarà di 258 euro. In seguito dovremo moltiplicare l’importo previsto per ogni kW eccedente i 100, quindi 3,87 € per 85 (ovvero, fino a massimo 185 kW, che è l’altra soglia massimale prevista), quindi 328,95 euro. Infine, bisognerà moltiplicare 20 euro per ogni kW eccedente i 185. Nel nostro esempio, l’auto vanta 220 kW, quindi dovremo moltiplicare 20 € per 35 kW, ovvero 700 euro. La somma di questi importi ammonta a 1.286,95 euro.
Questo importo può essere ridotto se l’auto ha cinque, dieci o quindici anni di anzianità, rispettivamente al 60%, poi al 30% e infine al 15%. Se l’auto del nostro esempio ha 5 anni, l’importo finale del superbollo scenderà a 772,17 euro.
Abbiamo visto come calcolare il superbollo in base ai kW, ma come calcolare l’imposta in base ai cavalli? Sarà sufficiente eseguire la stessa operazione, ma facendo prima un’operazione preliminare, tenendo conto che 1 kW è uguale a 1,35962 CV, bisognerà moltiplicare il numero dei kW per quel valore. Un’auto da 220 kW, quindi, equivale a un’auto da 299 cavalli.
In alternativa, c’è un modo più semplice per calcolare l’importo del superbollo ed è farlo online, utilizzando lo strumento messo a disposizione dell’ACI, che chiederà solo l’inserimento di alcuni dati, ovvero:
Tipo di pagamento
Tipo di veicolo
Regione di residenza;
Targa.
Abbiamo già detto che per ogni Regione gli importi sono diversi. Nella tabella seguente elencheremo tutti gli importi associati alla classe ambientale delle vetture attualmente più alta. Da un lato inseriamo l’importo da calcolare fino a 100 kW e dall’altro quello da considerare per ogni kW eccedente i 100 kW.
REGIONE |
IMPORTO FINO A 100 KW (EURO 6) |
IMPORTO OLTRE 100 KW (EURO 6) |
Abruzzo |
3,12 € |
4,69 € |
Basilicata |
2,58 € |
3,87 € |
Calabria |
2,84 € |
4,26 € |
Campania |
3,12 € |
4,69 € |
Emilia Romagna |
2,58 € |
3,87 € |
Friuli Venezia Giulia |
2,58 € |
3,87 € |
Lazio |
2,84 € |
4,26 € |
Liguria |
2,84 € |
4,26 € |
Lombardia |
2,58 € |
3,87 € |
Marche |
2,79 € |
4,18 € |
Molise |
2,76 € |
4,14 € |
Piemonte |
2,58 € |
3,87 € |
Puglia |
2,58 € |
3,87 € |
Sardegna |
2,58 € |
3,87 € |
Sicilia |
2,58 € |
3,87 € |
Toscana |
2,71 € |
4,26 € |
Trentino Alto Adige |
1,96 € |
2,95 € |
Umbria |
2,58 € |
3,87 € |
Valle d’Aosta |
2,58 € |
3,87 € |
Veneto |
2,58 € |
3,87 € |
Per pagare il superbollo auto vi è l’obbligo di usare il Modello F24 Elementi Identificativi, ovvero il cosiddetto Elide: il modello è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e lo potete scaricare direttamente qui.
Il pagamento può avvenire presso le delegazioni ACI, le agenzie di pratica auto, gli uffici bancari e postali, i servizi di home banking e le tabaccherie autorizzate.
Di seguito i codici tributo da utilizzare a seconda del caso specifico che comporta il versamento:
Le tempistiche del superbollo sono le stesse del bollo auto, quindi il pagamento va effettuato ogni anno. Attenzione, però: a differenza del bollo auto, l’importo del superbollo si riduce ogni 5 anni, scendendo al 60% dopo un quinquennio, al 30% dopo 10 anni e al 15% dopo 15 anni, per poi essere cancellato dopo 20 anni.
Le tempistiche del versamento restano comunque le stesse del bollo auto: il pagamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza. Pertanto se il (super)bollo scade ad agosto, il pagamento andrà effettuato entro il 30 settembre.
Si può evitare di pagare il superbollo? Sono previsti alcuni casi di esenzione, ma questi non corrispondono sempre a quelli previsti per il bollo auto. Ad esempio, i titolari di Legge 104 che possiedono un’auto con potenza eccedente i 185 kW non sono esonerati dal pagamento dell’imposta. La legge è chiara in tal senso, in quanto i veicoli, per godere dell’esenzione, devono avere una cilindrata non superiore a 2.000 centimetri cubici (se alimentati a benzina) o a 2.800 centimetri cubici (se alimentati a diesel).
I veicoli d’epoca che hanno più di 30 anni sono esentati in modo permanente dal pagamento del bollo auto. Secondo il Codice della Strada (articolo 60, comma 2) sono definiti veicoli d’epoca “gli autoveicoli cancellati dal PRA perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione”. Inoltre, questi veicoli risultano iscritti in un apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri.
Questi veicoli, la cui circolazione è consentita solo in occasione di manifestazioni o raduni autorizzati, sono sottoposti solo a una tassa di circolazione annua, il cui importo è stabilito dalla Regione di riferimento.
L’esenzione per i veicoli elettrici vale anche per quelli con potenza superiore a 185 kW? La risposta è affermativa: l’esenzione, infatti, si applica anche all’addizionale erariale. In molte Regioni, l’esenzione ha una durata di 5 anni, mentre altre (Lombardia e Piemonte) l’hanno resa permanente. In quei territori dove l’esenzione è di durata quinquennale, la sovrattassa va pagata in forma ridotta, proprio in virtù del fatto che sono passati 5 anni, quindi ridotta al 60% (12 € per ogni kW).
Anche le auto ibride con potenza superiore a 185 kW godono delle stesse agevolazioni delle auto ibride con potenza inferiore, laddove queste agevolazioni sono presenti (generalmente hanno una durata triennale). Alla fine dei 3 anni, invece, l’importo va calcolato secondo l’operazione che abbiamo descritto in un paragrafo precedente, considerando però che nel calcolo va considerato solo ed esclusivamente la potenza in kW espressa dal motore termico.
Abolizione superbollo è una delle chiavi di ricerca più inseguite dagli automobilisti proprietari di veicoli con potenza superiore a 185 kW. Ogni anno, infatti, non c’è sito che non parli di una possibile abolizione del bollo auto e, di conseguenza, del superbollo. Fa parte delle promesse di governo, che puntualmente si rinnovano, ma in genere sono solo voci di corridoio.
Gli automobilisti sperano sempre nell’abolizione del superbollo, che è una tassa relativamente giovane, visto che è stata introdotta nel 2011. Tuttavia, a oggi, non c’è niente che faccia sperare nella definitiva cancellazione di questa sovrattassa.
Il superbollo è una tassa addizionale che va aggiunta a quella del bollo auto. In realtà, il superbollo è un bollo auto riservato a veicoli con più alte prestazioni e maggiore potenza. Pertanto, non possono esserci grandi differenze tra bollo e superbollo, soprattutto sotto certi aspetti.
Tra questi spicca la possibilità di rateizzazione, ammessa solo in caso di debiti relativi al pagamento di sanzioni e interessi, causati dal mancato versamento di una tassa. Per il resto, la tassa va versata in una soluzione unica e non può essere rateizzata, a meno che non si paghi via PayPal, che permette di usufruire dell’opzione “Paga in 3 rate”, ma solo per importi compresi tra 30 euro e 2.000 euro. Il pagamento in 3 rate, inoltre, dovrà essere eseguito in 3 mesi consecutivi, a partire dal mese in cui è dovuto il pagamento della tassa.