Come tenere in forma la batteria dell’auto

Vivere con l'auto
Pubblicato 13 aprile 2020

In questo periodo nel quale l’uso dell’auto è limitato dall’emergenza sanitaria la batteria necessita di attenzioni particolari per evitare che si scarichi.

BATTERIE IN LETARGO - Con il divieto agli spostamenti non indispensabili, e con migliaia di attività lavorative ferme, gli italiani sono costretti a restare in casa e ad usare le loro auto il meno possibile. Questa situazione rischia di avere conseguenze negative per alcune parti della vettura, come la batteria, che potrebbe scaricarsi e quindi non consentirci l’uso dell’auto in una situazione di emergenza. Le auto più recenti, infatti, sono infarcite di dispositivi che migliorano comfort e sicurezza, ma assorbono parecchia corrente.

DUE CAVI PER RISOLVERE LE EMERGENZE - Prima di intervenire di persona sulla batteria, consultate il libretto di uso e manutenzione dell’auto, che fornisce suggerimenti per evitare imprevisti: i più dettagliati spiegano (anche con illustrazioni) come posizionare i cavi per fare partire la vettura, oltre che come smontarla o ricaricarla. Per fare il “ponte”, la batteria “donatrice” deve avere almeno la stessa capacità di quella esaurita. Per collegare i poli (foto qui sopra), usate cavi di diametro non inferiore a 10 mm: si parte con quello rosso, fissando una pinza sul “+” dell’accumulatore scarico e poi sullo stesso polo di quello carico. L’identica sequenza va seguita con il cavo nero, che collegherà i poli “-”. Poi, avviare l’auto “carica” e, quindi, quella bloccata. Quando il motore di quest’ultima sarà ripartito, si potranno scollegare le due batterie invertendo la sequenza (prima il “-” poi il “+”). Attenzione: collegare con i cavi due poli opposti crea un pericoloso cortocircuito.

IL CARICA BATTERIE - Se far ripartire l’auto può servire per coprire un’eventuale emergenza è bene sapere che quella batteria potrebbe riscaricarsi di nuovo. A questo punto le opzioni sono due: la prima cosa è provare a ripristinare la carica con apposito caricabatterie per auto (foto qui sopra). In commercio ne esistono molti modelli e sono facilmente reperibili sui principali siti di ecommerce: le marche più diffuse sono Bosch, Ctek, Techmate, Marelli, Exide. I più moderni caricabatteria, che rimettono in sesto un accumulatore scarico in qualche ora, fanno anche da mantenitori automatici. Collegati a una presa di corrente, garantiscono che la carica sia sempre al massimo; oltre alla comodità, offrono il modo migliore per garantire lunga vita a una batteria. Considerando il disagio che comporta ritrovarsi col motore che non si avvia e il prezzo di un accumulatore nuovo, un mantenitore conviene senz’altro a chi ha una vettura che resta a lungo ferma in un garage dotato di presa.

SI TROVANO ANCHE ONLINE - Se il caricabatterie non riuscisse nel recupero, allora la batteria è irrimediabilmente compromessa e non resta che sostituirla. È fondamentale che la nuova sia identica a quella vecchia nelle sue misure (larghezza, lunghezza e altezza) e nella posizione dei morsetti (in qualche caso, ci sono batterie uguali ma con i morsetti posti sul lato opposto del coperchio superiore). Le etichette poste sulla batteria (foto qui sopra) riportano i dati di capacità (Ah) e corrente di spunto (A). Più alti sono e meglio è, ma non c’è da preoccuparsi troppo: basta che siano simili a quelli della vecchia batteria. In alcuni casi i siti dei produttori (i più noti sono Bosch, Fiamm, Marelli, Varta, Exide, Yuasa e altri) consentono di scegliere la batteria in base al modello di vettura, che poi può essere acquistata online senza muoversi da casa. 

RISPETTATE LA “FAMIGLIA” - Le auto dotate del sistema Stop&Start hanno batterie specifiche, più robuste. In genere queste sono di due tipi. Le EFB (Enhanced Flooded Battery) garantiscono fino al triplo dei riavvii del motore rispetto ad accumulatori “normali”; poco sensibili al calore esterno, si possono montare nel vano motore. Meno adatte alle alte temperature sono le AGM (Absorbed Glass Mat, foto qui sopra): nelle loro celle, un elemento assorbente in fibra di vetro, inserito fra le piastre, trattiene come una spugna l’acido solforico, riducendone l’evaporazione. Proprio grazie a questa particolarità, oltre che per la presenza di valvole che limitano l’emissione di gas nocivi regolando i cicli di ricarica, le AGM possono essere collocate “al fresco”, di solito nel baule. Inoltre, essendo le più resistenti, possono far fronte alle esigenze di un alternatore “intelligente”, che ricarica la batteria nei  rallentamenti per assorbire meno potenza dal motore. In caso di sostituzione di una di queste batterie (un’etichetta 5 aiuta a identificarle), è importante evitare di passare da una tipologia all’altra. E meno che mai a un accumulatore di tipo tradizionale, che comprometterebbe il funzionamento dello Stop&Start e si esaurirebbe molto presto.

NON SEMPRE LA POSSIAMO CAMBIARE - Una volta scelta la batteria, però, non sempre possiamo procedere alla sostituzione. I casi che si possono presentare sono tre.

  1. Se abbiamo un veicolo datato, senza sistema Stop&Start e una batteria tradizionale, possiamo procedere noi stessi alla sostituzione della batteria con una nuova. Quando la ricollegheremo, probabilmente dovremo resettare alcune impostazioni semplici come l’orologio, la radio, impostare la fine corsa dei finestrini e le preferenze come il profilo di guida e così via. Se questo non fosse possibile, per esempio se i finestrini restano bloccati, bisogna rivolgersi a un’officina.
     
  2. Se abbiamo un’auto con sistema Stop&Start e una batteria AGM o EFB dobbiamo accertarci che non richieda la registrazione della batteria nel BMS (Battery Management System), informazione che può essere verificata rivolgendosi alla propria officina di fiducia. Se così fosse possiamo procedere come nel caso precedente.
     
  3. Se invece il veicolo ha il sistema Stop&Start e una batteria AGM o EFB che richiede la registrazione nel BMS, non bisogna assolutamente scollegare il polo negativo: in questo caso, infatti, se la batteria non viene poi correttamente registrata, il BMS non darà l’ok all’avviamento e si dovrà chiamare l’assistenza. In questo caso l’unica soluzione è quella di collegare un mantenitore di carica, oppure rivolgersi a un'officina.


Aggiungi un commento
Ritratto di Leksus
13 aprile 2020 - 19:21
Per violazione della policy del sito.
Ritratto di hamtaro
13 aprile 2020 - 20:55
15
Vrooom
Ritratto di Gatsu
13 aprile 2020 - 22:04
2
Io non ho capito una cosa, va a terra la batteria, con i cavi la riesci a far partire e fin qui tutto ok, ma poi x farla caricare basta tenere acceso il motore o l'auto deve cmq camminare? Che poi cmq è il caso di farla camminare un po' sennò si ovalizzano le ruote
Ritratto di Rav
14 aprile 2020 - 09:20
4
Sarebbe meglio portarla a fare un giro nelle vie attorno a casa perchè comunque l'alternatore lavora meglio e lasciarla accesa in giardino un po' aiuta ma rischia di dare poca carica.
Ritratto di Andre_a
14 aprile 2020 - 09:50
Io sapevo che, a meno che l’auto non sia estremamente vecchia, l’alternatore dovrebbe dare pressappoco la stessa corrente a ogni numero di giri. Per le gomme ovali invece, di solito ci vuole qualche mese, quindi per ora non me ne preoccuperei, e se ogni tanto la macchina la usi, ad esempio per la spesa settimanale, non me ne preoccuperei neanche in futuro.
Ritratto di Andre_a
13 aprile 2020 - 22:55
Dopo questo articolo ho ancora meno voglia di comprare un’auto nuova. Non uso la macchina quotidianamente, anzi, a volte mi capita di non guidare per settimane, quindi ho sempre montato degli staccabatteria e non ho mai avuto problemi, neanche con i finestrini.
Ritratto di Rav
14 aprile 2020 - 09:15
4
Noi facciamo a turno con le auto per andare a fare la spesa. Almeno camminano un po' tutte. Un altro suggerimento utile, che mi sento di dare per esperienza, è di controllare dove sia la batteria dell'auto e parcheggiarla in garage o in strada a seconda della posizione. Vi assicuro che è particolarmente scocciante trovarsi con l'auto in panne e la batteria rivolta verso un muro, con conseguente faticaccia per fare arrivare i cavi dell'altra auto, non fosse possibile spingere la vostra fuori.
Ritratto di giuggio
14 aprile 2020 - 10:47
un suggerimento davvero utile!
Ritratto di MAUROXX
14 aprile 2020 - 18:13
beh almeno la mia auto ha la batteria nel portabagagli, non dovrei spingerla fuori dal box per attaccare i cavi
Ritratto di Emanuele.80
16 aprile 2020 - 14:33
Sbagliato. Se la batteria è nel portabagali i cavi per l'avviamento di emergenza vanno comunque collegati nel vano motore sugli appositi punti di contatto.Questo perchè va data corrente il più possibile vicino al motorino di avviamento

DA SAPERE PER CATEGORIA

listino
Le ultime entrate
  • Tesla Model Y
    Tesla Model Y
    da € 43.675 a € 58.975
  • Hyundai Kona
    Hyundai Kona
    da € 26.700 a € 45.500
  • Ford Ranger
    Ford Ranger
    da € 44.014 a € 81.468
  • Seat Leon
    Seat Leon
    da € 27.150 a € 35.600
  • Alfa Romeo Tonale
    Alfa Romeo Tonale
    da € 40.600 a € 57.700

PROVATE PER VOI

I PRIMI CONTATTI

  • Audi A6 Avant e-tron S6 sport attitude quattro
    € 108.500
    Prima wagon elettrica sportiva della casa tedesca, l’Audi S6 Avant e-tron è velocissima, ma soprattutto comoda e silenziosa. Sofisticati i sistemi elettronici, ma ma non tutti i menù di controllo sono intuitivi.
  • BMW X3 xDrive20 MSport Pro
    € 72.300
    Il vivace 4 cilindri a gasolio della BMW X3 xDrive20d si “sposa” bene con uno sterzo e una tenuta di strada molto convincenti. Ma alcuni comandi non convincono e questa MSport Pro è troppo dura sulle buche.
  • Alfa Romeo Junior 1.2 Hybrid 136 CV Speciale eDCT6
    € 31.900
    In versione ibrida da 136 CV, l’Alfa Romeo Junior ben coniuga dinamicità e comfort. Ma non costa poco e certi dettagli interni sono poco pratici e curati.