GUIDA IL COMPUTER - Spesso la distrazione è una delle maggiori cause di incidente per chi guida. Un problema che gli ingegneri della Case automobilistiche conoscono bene. Per questo ogni modello nuovo è dotato di tecnologie innovative che sempre più spesso sopperiscono alle mancanze del pilota.
IL PRIMO FU L'ABS - Il “capostipite” di questi dispositivi è stato l'ABS, nato nel 1978, un sistema che evita il bloccaggio delle ruote durante le frenate di emergenza, riducendo sensibilmente gli spazi di frenata. Dall'introduzione di questo importante strumento i Costruttori hanno fatto molta strada. Dopo l'arrivo dell'ESP, che controlla e corregge automaticamente eventuali sbandate dell'auto, è giunto il “turno” dei radar che segnalano l'arrivo di un altro veicolo mentre si sta cambiando corsia.
Per non parlare dell'ACC (Adaptive Cruise Control), il dispositivo che controlla autonomamente la distanza di sicurezza e decelera se l'auto che ci sta davanti si avvicina troppo. Sulla Volvo S60 (in arrivo quest'anno, leggi qui la news) un insieme di radar e telecamere individua i passanti: se chi guida non frena, l'auto lo fa da sola e, a condizione di non superare i 25 km/h, evita l'urto.
NON VANNO FINO IN FONDO - Questo tipo di controlli elettronici, per ora, non riescono a evitare del tutto l'incidente, ne riducono le conseguenze, frenando quando ormai l'impatto è inevitabile.
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IL FUTURO - In futuro, invece, le auto arriveranno a “prevedere” gli incidenti, evitandoli senza che il pilota muova un dito. Saranno in grado anche di dialogare tra loro, e avrammo "mille occhi" per tenerci lontano dai guai.
L'obbiettivo è chiaro: progettare automobili che guidino da sole, in grado di non commettere gli errori di un essere umano stanco, imprudente o inesperto. Un futuro non troppo lontano, visto che già esistono diversi prototipi dotati di un vero e proprio pilota automatico.
GUIDANO DA SOLE - Nonostante la guida automatica sia ancora lontana dall'essere una realtà per le auto di serie, alcuni esperimenti del Gruppo Volkswagen lasciano ben sperare. Nel 2005 e nel 2007, prima con una Touareg e poi con una Passat, la Casa di Wolfsburg ha vinto due edizioni della Darpa Grand Challenge, una "gara" per auto senza pilota organizzata dal Ministero della difesa americano.
Nell'edizione cittadina del 2007, la Passat dotata di telecamere, radar e sistema di navigazione GPS (foto a destra, in basso) è uscita indenne dai 100 km percorsi nel traffico in una "giungla" di vie e cartelli. Ovviamente resta un esperimento, anche se alcuni dei dispositivi usati (come quello per il parcheggio automatico e il radar che misura la distanza dal veicolo che precede) sono già nelle auto di serie.
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COME SUI TRENI - Entro una decina d'anni potrebbe diventare realtà il sistema per la guida in autostrada studiato dalla Volvo nell'ambito del progetto Sartre (leggi qui la news). Un gruppo di sei-otto automobili (dotate di sistemi di comunicazione e radar) si accodano l'una all'altra e sarà solo il conducente in testa al convoglio a guidare. Gli altri potranno lavorare, leggere o fare uno spuntino mentre la loro vettura si terrà "in scia". Un guidatore che vorrà "unirsi al gruppo" potrà farlo comunicando agli altri veicoli la propria meta.
PER I BAMBINI - La BMW sta sviluppando un sistema il cui scopo è di far fronte alla spiacevole situazione in cui un bambino, nascosto da una vettura in sosta, attraversi improvvisamente la strada. Per dare a chi sopraggiunge in auto il tempo di reagire, vengono messi dei trasmettitori nello zaino degli scolari: l'auto li riconosce ad attiva un allarme acustico per il guidatore.
IN BRANCO COME I PESCI - La Nissan sta invece progettando dei piccoli robot in grado di muoversi in gruppo, "imitando" il comportamento dei pesci in branco (leggi qui la news). Studiando il comportamento di questi animali è stato possibile sviluppare un software che utilizza le stesse logiche di movimento.
I robottini Eporo (foto a destra, in basso), attraverso l'utilizzo di laser e segnali radio sono in grado di conoscere la posizione dei loro "simili" e viaggiare vicini, senza urtarsi. Se c'è un ostacolo cambiano formazione per muoversi con maggiore fluidità. Queste preziose funzioni anticollisione e anti-ingorghi sono già state trasferite suo prototipo Land Glider (leggi qui la news).