Questa suv media è realizzata dal colosso cinese Dongfeng (che controlla la Forthing) e c’è a benzina, bifuel a Gpl o anche full hybrid (la T5 Hev); sono tutte a trazione anteriore. La Forthing T5 ha una “gemella” venduta in Italia dalla Cirelli (la 5: l’unica differenza evidente è il logo). Ha un look sportiveggiante, in linea coi gusti europei: spiccano l’ampia griglia frontale a listelli verticali, le nervature nel cofano e le sottili luci diurne che paiono sopracciglia aggrottate. Le ruote sono di 19” e dietro, insieme al lunotto molto inclinato, si notano i quattro terminali di scarico.
Dentro, i sedili e i braccioli sono rivestiti in una gradevole ecopelle, ma le plastiche sono rigide; il look è moderno, con due display di 10,3”, ma, mentre il cruscotto digitale è di facile lettura, l’infotainment non è personalizzabile, ha icone dall’aspetto datato ed è privo di Apple CarPlay e Android Auto. Quanto allo spazio, c’è di che rimanere soddisfatti; davanti, la consolle centrale è ingombrante, ma i sedili sono ampi. Dietro, poi, il divano piatto accoglie con un certo agio anche tre passeggeri. Il bagagliaio ha rigonfiamenti laterali che rubano un po’ di spazio, ma il piano d’appoggio è ben sfruttabile e c’è anche un pratico doppiofondo.
Sotto il cofano della Evo c’è un quattro cilindri 1.5 turbo a benzina, che sviluppa 177 CV (stessa potenza per la versione a Gpl). Il cambio è un robotizzato a doppia frizione. La Forthing T5 Hev, invece, abbina un 1.5 a benzina a un motore elettrico da 75 CV; la batteria è da 2 kWh. È ben equipaggiata visto che oltre alla guida semiautonoma sono di serie anche: il portellone motorizzato, l’apertura senza chiavi e gli specchietti ripiegabili elettricamente.