La Suzuki Swift, rinnovata nella linea e dotata di un motore più efficiente, è un’ibrida leggera dai consumi di benzina molto bassi, eppure briosa; ricca la dotazione, nonostante il prezzo non elevato. Un po’ piccolo il baule, discrete le finiture.
Tutta nuova e ibrida full, la Honda Jazz è pratica, ariosa e ha dotazione “super” (specie per la sicurezza), ma i freni sono da migliorare. Nel traffico consuma pochissimo; va un po’ meno bene in autostrada.
La Opel Corsa è un’utilitaria dall’interessante rapporto dotazione/prezzo, che con il 1.2 a benzina da 131 CV ha sprint e bassi consumi. Le sospensioni dure danno agilità, ma non sempre filtrano a dovere le buche. Discretamente ampio l’abitacolo; migliorabile l’accesso ai posti dietro.
La Lancia Ypsilon diventa ibrida “leggera”: il nuovo 1.0 consuma poco (merito anche del valido cambio a sei marce), ma la vivacità non è il suo forte. Bene il comfort: peccato che il volante si regoli solo in altezza. E che i sistemi di sicurezza siano ridotti all’osso.
La Mazda 2 è un’ibrida “leggera” che convince per i consumi, ma non per la ripresa. Preciso il cambio. Ricca la dotazione, specie per la sicurezza, ma l’auto non costa poco e il sistema multimediale non tattile è datato.
La Peugeot 208 è un’utilitaria dal look deciso e piacevole nella guida; ridotti (ma non eccezionali) i consumi del tre cilindri abbinato al cambio a sei marce. L’accesso al divano non è agevole.
Seppur non rivoluzionata nelle forme, la Renault Clio è tutta nuova: lo si nota soprattutto all’interno. Davvero economo il tre cilindri a benzina, ma non molto pratico il bagagliaio.
L’Audi A1 Citycarver è la versione rialzata della A1 Sportback: ne mantiene le doti di guida e i consumi ragionevoli. Vivace il 1.0 turbo a benzina e valido il sistema multimediale, ma sottotono le plastiche.
La Peugeot 208 GT line è una piccola grintosa, moderna e ben rifinita, che non brilla per spazio e praticità ma dimostra una notevole maneggevolezza. Con il 1.2 turbo a benzina da 101 CV e il cambio automatico, beve poco e ha uno sprint discreto.
Anche col 1.5 a gasolio, la versione rialzata Active della Ford Fiesta piace per le qualità di guida e i contenuti tecnologici. Un po’ pesante, in manovra, lo sterzo.
La Renault Clio è un’utilitaria tecnologica e non affaticante nella guida. Brillante e poco assetato il 1.5 a gasolio da 116 CV, ricca la dotazione di sicurezza. Peccato che si paghino i cerchi in lega.
L’Audi A1 Sportback è una piccola vivace, agile e dalla tecnologia raffinata. Apprezzabile anche la praticità, ma di certo non è un’auto regalata. E su alcune plastiche è meglio sorvolare...
La Hyundai i20 si conferma una vettura comoda e accogliente e col tre cilindri turbo a benzina da 100 CV, abbinato al valido cambio a doppia frizione DCT a sette marce, ha un comportamento vivace ed è poco rumorosa. Alta la soglia di carico.
Linee tondeggianti, interni personali, ottimo comfort e notevole sprint per la Citroën C4 Cactus col 1.2 da 131 CV. Ma dentro c’è qualche economia di troppo.
La Mini Cooper S ha ottime prestazioni, beve poca benzina ed è rifinita molto bene. Ma lo sterzo è un po’ duro e gli spazi di frenata non sono proprio ridotti.
Lunga solo 370 cm, ma con un abitacolo spazioso e ricco di soluzioni pratiche, la Mahindra KUV100 costa poco. Difetti: la frenata un po’ lunga, i due soli airbag e il consumo non proprio basso.
Più alta da terra e con protezioni extra per la carrozzeria, in versione Active la Ford Fiesta è più adatta allo sconnesso. Scatta bene ed è agile, ma lo sterzo non è dei più leggeri.
La Volkswagen Polo con l’impianto a metano fa risparmiare sul pieno senza far rinunciare né al piacere di guida, né al brio del 1.0 turbo. Ma le bombole riducono di 100 litri la capacità del bagagliaio.