Smart
fortwo coupé
(serie 2 restyle - 2012/2014)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

270/156/154

Posti

2

Bagagliaio (litri)

220/340

CHE AUTO È

La seconda generazione della Smart fortwo ha subito nel 2012 un secondo restyling che porta diverse modifiche estetiche, in modo particolare nel frontale: il paraurti è più grintoso e debuttano le luci diurne a led. La citycar biposto tedesca, rivolta a chi si muove spesso nel traffico e ha bisogno di un mezzo agile e facile da parcheggiare, è lunga solo 2,70 metri e si manovra in un fazzoletto. 

Nonostante le dimensioni esterne contenute, Smart fortwo offre tanto spazio ai due occupanti: nell’abitacolo, che è facilmente accessibile, troviamo sedili ampi e centimetri in abbondanza anche per i passeggeri di altezza superiore alla media.

Spinta da motori briosi e poco assetati (specialmente quelli a gasolio), la Smart fortwo è penalizzata da un cambio automatico eccessivamente lento nei passaggi marcia. Un difetto che si riscontra anche in modalità manuale, in particolare quando si scalano i rapporti. Migliorabili anche il comfort (le sospensioni hanno una taratura rigida), le finiture (poco curate) e lo sterzo poco preciso.

Prodotta dal 2012 al 2014, la Smart fortwo viene lanciata con sei motori: quattro 1.0 a tre cilindri a benzina (due aspirati da 61 e 71 CV e due turbo da 84 e 102 CV), un turbodiesel a tre cilindri da 0,8 litri e 54 CV e un’unità elettrica da 75 CV, affiancata nel 2013 da una variante più potente da 82 CV.

COSA CONTROLLARE

Lo sterzo è l’elemento più fragile della seconda generazione della Smart fortwo e i malfunzionamenti non sono cessati neanche sugli esemplari più recenti del secondo restyling. C’è stato anche un richiamo riguardante il cofano anteriore: poteva staccarsi in caso di velocità elevata e forte vento. 

PREGI

ABITABILITÀ I due sedili della Smart fortwo sono ampi e lo spazio abbonda anche per i passeggeri di altezza superiore alla media. Agevole anche l’accessibilità. 

CONSUMI Beve poco, specialmente con il motore 3 cilindri turbodiesel di 0,8 litri. Si tratta di uno dei propulsori più parchi mai costruiti.

MANEGGEVOLEZZA Con lei si fa manovra in un fazzoletto e si parcheggia in pochissimo spazio.

MOTORI TURBO I tre cilindri a benzina e a gasolio se la cavano bene anche fuori città o in autostrada.

DIFETTI

CAMBIO La trasmissione automatica è eccessivamente lenta nei passaggi di marcia. Il difetto si riscontra anche in modalità manuale, in modo particolare quando si scalano i rapporti.

COMFORT La taratura eccessivamente rigida delle sospensioni fa sì che sui fondi poco uniformi non manchino i sobbalzi. Inoltre il motore diesel si fa sentire parecchio, risultando fastidioso al minimo e ai regimi più elevati.

FINITURE I dettagli non sono molto curati e ci sono diverse plastiche economiche.

STERZO Il comando ha una risposta lenta ed è poco preciso. Inoltre l’utile servosterzo andava pagato a parte su quasi tutte le versioni.

LA VERSIONE GIUSTA

La Smart fortwo tubodiesel è perfetta solo se non vivete in città, dove si trova più a suo agio la 1.0 a benzina con start&stop.

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