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Saper comprare l’usato: Smart ForFour

Pubblicato 28 novembre 2022

Per questa utilitaria gli “incidenti di percorso” non sono mancati. La casa, comunque, ha posto rimedio a tutti quelli potenzialmente più rischiosi. Occhio, però, all’elettronica.

Saper comprare l’usato: Smart ForFour

PICCOLA PER QUATTRO - La Smart ForFour, variante a quattro porte della piccola citycar, è realizzata sulla stessa base della Renault Twingo, e non ha creato grossi problemi ai suoi proprietari in fatto di affidabilità dei motori: i difetti più ricorrenti si limitano a irregolarità di alimentazione e malfunzionamenti del dispositivo Stop&Start del tre cilindri 0.9 turbo a benzina. 

AVANTRENO “TORMENTATO” - Qualche pensiero in più lo ha dato la sospensione anteriore. In 3.416 esemplari, la staffa che sostiene la bielletta della barra antirollio ha mostrato segni di cedimento (c’è stato un richiamo nel 2014), mentre in 6.765 vetture (tutte richiamate nel 2017) il supporto che collega la ruota alla sospensione sinistra si è rivelato difettoso (la rottura avrebbe reso l’auto ingovernabile). Un altro richiamo ha poi coinvolto circa 30.000 esemplari prodotti tra il 2014 e il 2015: il freno a mano tendeva ad aumentare la corsa a vuoto, fino a diventare inefficace. Anche in questo caso, comunque, le vetture in vendita oggi dovrebbero essere ormai a posto.

QUELLE “BIZZE” TECNOLOGICHE - Frequenti, almeno nei primi tre anni, pure le noie all’elettronica di servizio: improvvisi spegnimenti e riaccensioni dello schermo del sistema multimediale e difficoltà nel mantenere la connessione Bluetooth con i cellulari.

LA CRONOLOGIA

2014 - La vettura debutta con un 1.0 a tre cilindri: da 61 CV per la 60 e da 71 per la 70. La youngster (la sola disponibile col motore meno potente) ha cinque airbag (compreso quello per le ginocchia del guidatore) e il “clima”; la passion anche i cerchi in lega di 15”; la sport edition #1 aggiunge l’assetto ribassato di 1 cm e i cerchi di 16”. Le più ricche sono la proxy, col Lane Keeping Assist (segnala i cambi involontari di corsia), e la prime, che offre pure il sistema che avvisa quando la distanza dal veicolo che precede scende sotto il limite di sicurezza.

2015 - Arriva l’allestimento Twinamic (con il cambio robotizzato a sei marce a doppia frizione) per il 1.0 da 71 CV e per il debuttante 0.9 turbo (sempre a tre cilindri) con 90 cavalli. Il 1.0 da 61 CV è disponibile pure nella versione black passion, caratterizzata dalla livrea totalmente nera, ruote incluse.

2016 - A completare la gamma ecco la variante sportiva Brabus Twinamic (anche in versione Xclusive, con gli interni in pelle di serie): il motore è il già noto 0.9 turbo, potenziato in questo caso a 109 cavalli.

2017 - Esce di scena il 1.0 da 61 CV. E debutta la electric drive, con un motore a corrente da 82 CV; l’autonomia dichiarata è di 155 km.

2019 - A novembre, tempo di restyling: la mascherina, più grande, integra i fari fendinebbia. La electric drive è l’unica versione disponibile.

I MOTORI

  • Il 1.0 a tre cilindri da 71 CV è fluido e vibra poco. Ma è pigro, e non proprio parco: nei nostri test l’auto ha percorso una media di 14,9 km con un litro di benzina, a fronte dei 23,8 omologati. 
  • Il tre cilindri 0.9 turbo è meno regolare rispetto al 1.0 e risponde con un po’ di ritardo, ma con 90 CV la spinta è consistente. Stando ai dati ufficiali, i consumi sono onesti: 23,3 km/l in media. 
  • La versione “vitaminizzata” Brabus (109 CV) del motore 0.9 trasforma l’auto quasi in una sportiva. Promettendo, tuttavia, buone percorrenze: il dato di omologazione parla di una media di 21,7 km/l.


SECONDO NOI

PREGI
> Finiture - Superiori alla media delle citycar, e ben riusciti gli accostamenti di colore degli interni.
> Guida in città - È favorita dalle dimensioni compatte e dal raggio di sterzata contenuto.
> Praticità - L’abitacolo è ricco di portaoggetti. Tra le soluzioni intelligenti la poltrona anteriore destra richiudibile “a libro”.

DIFETTI
> Bagagliaio - È poco capiente con tutti i posti in uso, e ha la soglia a ben 77 cm da terra.
> Quattro soli posti - L’auto non è omologata per cinque (diverse rivali lo sono).
> Ruota di scorta - Per motivi di spazio, il ruotino non c’è. Se la gomma è molto danneggiata, il kit di riparazione non basta.


I GUASTI PIÙ FREQUENTI

  • Nelle auto prodotte nel 2014 e nel 2015, i malfunzionamenti dello Stop&Start e le irregolarità di alimentazione si risolvono, di solito, con la riprogrammazione della centralina.
  • Il cedimento della staffa di fissaggio rischia di portare la bielletta della barra antirollio a toccare gomme e tubi dei freni; il supporto che collega la ruota sinistra alla sospensione potrebbe essere difettoso. Controllate che la vettura sia stata verificata.
  • Il sistema multimediale non è esente da anomalie: lo schermo a sfioramento, da cui si controlla la maggior parte delle funzionalità, non risponde ai comandi e il sistema Bluetooth non riesce a dialogare con gli smartphone.
  • A causa di un dado di fissaggio del cavo di comando che si allenta, la corsa del freno a mano si può allungare. Per altri dettagli è possibile consultate la sezione “richiami” sul sito del MIT.


QUALE SCEGLIERE?

Rispetto alla più piccola Smart ForTwo, questa “quattro porte” ha meno successo, anche da usata; comunque, è richiesta. La preferita è la 1.0 da 71 CV, ma anche per la 0.9 da 90 CV l’interesse non manca. Le Brabus da 109 CV, invece, passano di mano con difficoltà. Le versioni più ricche, come la prime, sono le più ambite. Da segnalare anche che la trasmissione automatica, abbastanza diffusa, è sempre assai gradita.

La 90 Turbo Prime che con il tre cilindri 0.9 a benzina offre un buon equilibrio tra consumi e prestazioni. Non ha quotazioni esagerate, neppure nell’allestimento prime (il più generoso, che consigliamo per la dotazione di sicurezza). La Twinamic, col cambio robotizzato, vale € 1.300 in più. Quelle del 2017 di solito sono affidabili. La tassa di possesso (in base all’aliquota nazionale più diffusa) è di 170,28 euro.

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Ritratto di Alvolantino
28 novembre 2022 - 13:14
La versione elettrica é la scelta più indicata, usata si trova a poco e permette di risparmiare oltre a non inquinare le città ⚡
Ritratto di Tu_Turbo48
28 novembre 2022 - 14:35
Usata si trova a poco....Si certo come no, spicci proprio. Ma va cammina và.!!!!
Ritratto di Il bue
29 novembre 2022 - 10:53
6
Ottima come mezzo per lavare i marciapiedi
Ritratto di Oxygenerator
28 novembre 2022 - 13:41
L’ho affitata spesso. La quattro posti dietro è claustrofobica. Preferisco la due posti
Ritratto di ziobell0
28 novembre 2022 - 14:16
mamma mia che orrore
Ritratto di JC
28 novembre 2022 - 15:25
Di recente è stata data come auto sostituiva a mia moglie: quando è entratsa in casa "farneticava" di un auto troppo rumorosa e rudimentale: ho quindi voluto provarla e pur essendo del 2019 (credo una delle ultime) è inqualificabile: molto più rumorosa e spartana della precedente auto di mia moglie (una suzuki del 2008 che costava poco più della metà ) con un motore rumorosissimo, plasticoni ovunque, spazio minimo ........ero invece stato come passeggero su una fortwo tanti anni fa e non me la ricordo così male
Ritratto di AZ
28 novembre 2022 - 20:51
La due posti ha senso, la Forfour dovrebbe averne 5 per essere appetibile.
Ritratto di Il bue
29 novembre 2022 - 10:52
6
"Saper comprare l'usato" e "Smart Forfour" è un evidente ossimoro. La versione elettrica è utile per fare le pulizie ad uno stabilimento industriale.
Ritratto di huskywr240
29 novembre 2022 - 15:11
Con quel che fan pagare ste scatolette di tonno smart almeno i freni a disco posteriori potevan metterli. Guasti e difetti gravi al punto di rischiare la pelle poi mi sembran un buon incentivo per starne alla larga, sinonimo di auto mal realizzata.
Ritratto di fure75
29 novembre 2022 - 20:06
QUALE SCEGLIERE? un'altra auto
Ritratto di fure75
29 novembre 2022 - 20:10
belli i finestrini posteriori fissi