CHE AUTO È
La citycar Hyundai i20 viene lanciata nella sua terza generazione nella primavera del 2020, solo a 5 porte e a trazione anteriore. Ha tratti scolpiti e inedite scalfature nel cofano e nelle fiancate, che vogliono trasmettere un’impressione di dinamismo. L’ampia mascherina si congiunge ai fari anteriore, che presentano un’inedita firma luminosa a led. Sul portellone i fanali hanno uno sviluppo orizzontale, estendendosi fino alle fiancate.
Curato e moderno, l’abitacolo della Hyundai i20 mette al centro della plancia lo schermo a sfioramento di 8 o 10,25”, abbinato al cruscotto digitale (ma non personalizzabile) di 10,25”: il sistema multimediale è connesso a internet ed è compatibile senza filo con Android Auto e Apple CarPlay. Tutte le plastiche, per quanto rigide, sono ben assemblate e non hanno un aspetto “povero”. Le regolazioni manuali del sedile e del volante (anche in profondità) consentono a tutti di ritagliarsi un posto “su misura”. Il divano è accogliente anche per tre adulti; al centro l’imbottitura è un po’ più solida, ma non scomoda. Con 351 litri, il bagagliaio dell’utilitaria coreana è tra i più spaziosi, ma sulle versioni ibride vengono sacrificati 90 litri a causa della batteria che occupa tutto il doppiofondo.
I motori per la Hyundai i20 di terza generazione sono i benzina 4 cilindri 1.2 aspirato da 84 CV e 3 cilindri 1.0 turbo, disponibile in due versioni: da 100 o 120 CV. Per quest’ultima è di serie il sistema ibrido leggero, che invece è optional per la 100 CV. Dal 2021 viene venduta anche una variante a Gpl basata sul 1.2 aspirato, in grado di erogare 82 CV, e la più sportiva N Performance, con sotto al cofano un 1.6 turbo da 204 CV.