CHE AUTO È
La seconda generazione della Hyundai i20 è un’utilitaria coreana rivolta a chi cerca un mezzo comodo (le sospensioni fanno bene il loro lavoro) ricco di sostanza. Monta motori turbo vivaci, fluidi e che non vibrano troppo e si guida bene: ha una buona tenuta di strada e nelle curve è maneggevole. Peccato solo per lo sterzo: aumentando un po’ il ritmo è impreciso e poco comunicativo. L’abitacolo, ampio e accogliente, è costruito con cura: le plastiche sono rigide ma gradevoli al tatto e i pannelli sono montati con precisione. La regolazione delle poltrone anteriori a scatti, però, è scomoda. Migliorabili anche la visibilità posteriore, limitata nelle manovre in retromarcia dalle dimensioni ridotte del lunotto, e la soglia di carico alta: caricare nel bagagliaio oggetti grandi e pesanti risulta faticoso.
Prodotta dal 2015 al 2020, la Hyundai i20 viene lanciata con sette motori: tre a benzina (due 1.2 da 75 e 84 CV e un 1.0 turbo a tre cilindri da 100 CV), due turbodiesel (1.1 a tre cilindri da 75 CV e 1.4 da 90 CV) e due 1.2 a Gpl da 73 e 83 CV. Nel 2016 debutta un 1.0 turbo a benzina da 120 CV mentre due anni più tardi, in occasione di un restyling che porta una nuova calandra e la targa dietro spostata sul portellone, spariscono le unità a gasolio, quelle a gas e il turbo a benzina più potente. Il 1.2 a Gpl da 73 CV torna nel 2019.