CHE AUTO È
La Suzuki Jimny, arrivata alla seconda generazione, è una piccola fuoristrada a tre porte rivolta a chi affronta spesso percorsi off-road. Commercializzata dal 2018 al 2020 (e dopo solo come autocarro per consentire alla casa nipponica di mantenere una bassa media di emissioni di CO2), monta un motore 1.5 a benzina da 102 CV piuttosto rumoroso in accelerazione: un sound fastidioso che si unisce, quando si supera la velocità di 100 km/h, ai marcati fruscii aerodinamici. Com’è facilmente intuibile l’asfalto non è il suo habitat naturale: nelle curve le sospensioni morbide non contengono adeguatamente il coricamento laterale, in frenata gli spazi d’arresto sono lunghi e nelle “inchiodate” l’auto tende a scomporsi parecchio.
Va detto, però, che nel traffico la Suzuki Jimny si muove con scioltezza: merito delle forme squadrate che aiutano nelle manovre e delle dimensioni esterne contenute (solo 3,65 metri di lunghezza). In fuori strada, in compenso, è eccezionale: grazie alle quattro ruote motrici, alle marce ridotte e alla notevole altezza da terra può praticamente andare dappertutto. Ha un look accattivante e personale con tocchi retrò ma ha una dotazione di sicurezza moderna: assistente per le partenze in salita, avviso anti-colpo di sonno, controllo velocità in discesa, frenata automatica, riconoscimento segnali stradali e mantenimento in corsia.