Suzuki
Swift
(serie 4 RZ/AZ - 2017/2024)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

389/174/150

Posti

5

Bagagliaio (litri)

265/947

CHE AUTO È

La sesta generazione della Suzuki Swift è una piccola giapponese, disponibile a trazione anteriore o integrale, rivolta a chi vuole un mezzo poco assetato e ben dotato. Tutti gli esemplari più recenti hanno, tra le altre cose, i cerchi in lega, il climatizzatore automatico, il cruise control adattativo, la frenata automatica, il mantenimento in corsia e i sensori di parcheggio con retrocamera. Facile da guidare nel traffico e agile sui percorsi tortuosi, non brilla in ripresa coi propulsori aspirati: colpa anche dell’ultima marcia lunga.

Nonostante una lunghezza di soli 3,85 metri la Suzuki Swift ha un abitacolo (non molto curato) che offre parecchio spazio a quattro adulti e anche il passeggero seduto al centro del divano non si può lamentare. Diverso il discorso riguardante il baule, poco ampio e mal rifinito. Delude anche la visibilità posteriore, penalizzata dal lunotto piccolo.

Prodotta dal 2017 al 2024, la Suzuki Swift viene lanciata con quattro motori: due a benzina (1.2 da 90 CV e 1.0 turbo a tre cilindri da 111 CV) e due mild hybrid a benzina (stesse cilindrate e potenze). Nel 2018 entra in listino un 1.4 turbo a benzina da 140 CV mentre due anni più tardi è la volta di una rivoluzione nella gamma dei propulsori, composta da due sole unità ibride leggere a benzina (1.2 da 83 CV e 1.4 turbo da 129 CV).

COSA CONTROLLARE

La sesta serie della Suzuki Swift non è stata esente da difetti, specialmente sugli esemplari più anziani. Numerosi i malfunzionamenti alla frenata automatica, al meccanismo di apertura delle portiere posteriori e allo start&stop. Fragili sulle prime mild hybrid la cinghia della pompa dell’acqua e la batteria.

PREGI

ABITABILITÀ Nonostante una lunghezza di soli 3,85 metri dentro la Suzuki Swift c’è parecchio spazio per quattro adulti e anche il passeggero seduto al centro del divano non si può lamentare.

CONSUMI Bassi con qualsiasi motore. I 1.2 mild hybrid bevono pochissimo ma anche lo sportivo 1.4 turbo si difende bene.

DOTAZIONE Ricca: tutti gli esemplari più recenti hanno, tra le altre cose, il “clima” automatico, il cruise control adattativo, la frenata automatica e il mantenimento in corsia.

MANEGGEVOLEZZA È facile da guidare nel traffico e agile sui percorsi tortuosi. Il merito va anche al peso contenuto.

DIFETTI

BAGAGLIAIO Diverse concorrenti se la cavano meglio: il vano è poco ampio e non è facile accedervi. Oltretutto i dettagli sono poco curati.

FINITURE L’abitacolo è realizzato con plastiche rigide ed economiche.

RIPRESA L’ultima marcia lunga non favorisce il brio sugli esemplari dotati del motore 1.2 aspirato a benzina. L’auto guadagna velocità in modo regolare ma non rapidamente.

VISIBILITÀ Quella posteriore è penalizzata dal lunotto piccolo: per fortuna l’auto non è troppo ingombrante ed è quindi comunque facile da posteggiare. In più ci sono di serie i sensori di parcheggio posteriori e la retrocamera.

LA VERSIONE GIUSTA

La Suzuki Swift 1.4 turbo per divertirsi, quella col cambio automatico per la città e la 4x4 per andare sulla neve.

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