Alfa Romeo
Stelvio
(serie 1 949 - 2017/2022)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

470/196/168

Posti

5

Bagagliaio (litri)

525

CHE AUTO È

Prima suv mai prodotta dalla casa del Biscione, l’Alfa Romeo Stelvio condivide la piattaforma con la berlina Giulia, rispetto alla quale è più alta da terra di 7 cm. Ha una carrozzeria possente ma slanciata. L’alto frontale è dominato dalla mascherina in tre parti, mentre i fari affusolati sono contornati dal profilo a led a forma di C delle luci diurne. Di lato spiccano le grandi ruote (fino a 20”), i finestrini proporzionalmente piccoli e il lunotto decisamente inclinato, quasi da coupé, sovrastato da un grande spoiler. I fanali a sviluppo orizzontale si estendono fino nell’ampio portellone, e le due uscite cromate per i terminali di scarico aggiungono grinta a una vettura per il resto priva di orpelli troppo vistosi.

L’abitacolo dell’Alfa Romeo Stelvio riprende lo stile e molti elementi dalla Giulia, ma l’impressione che se ne ricava è assai differente. Si sta seduti ben 19 centimetri più in alto rispetto al suolo, in posizione dominante, tipicamente da suv, e l’ariosità dell’abitacolo è ben maggiore. Il cruscotto è classico, con contagiri e tachimetro a lancetta separati da un display a colori. Lo spazio è abbondante per quattro adulti. Il divano, piuttosto largo, può ospitare senza problemi anche tre persone: ma l’accessibilità non è delle più agevoli (occorre abbassare parecchio la testa per entrare) mentre l’imbottitura rigida, il tunnel ampio e spigoloso e il mobiletto sporgente (che ospita due bocchette del “clima” e due prese Usb per la ricarica) rendono il posto centrale scomodo. Bene il bagagliaio: i 525 litri di capienza sono facili da sfruttare.

Oltre che con la sportivissima versione Quadrifoglio, con il V6 2.9 da 510 CV, l’Alfa Romeo Stelvio debutta nel 2017 con un 2.0 turbo benzina, da 200 o 280 CV, e due versioni del 2.2 turbodiesel, con 190 o 210 CV (la prima disponibile anche con la sola trazione posteriore). Nel 2018 arriva anche una variante meno potente del turbodiesel, inizialmente da 150 CV e pochi mesi dopo portato a 160 CV (sempre a trazione posteriore). Nel 2020 entra in gamma anche un’opzione intermedia per il 2.0 a benzina, con una potenza di 250 CV.

COSA CONTROLLARE

L’Alfa Romeo Stelvio è stata soggetta ad alcune problematiche nel corso della sua produzione. Tra le più diffuse segnaliamo difetti al raffreddamento, all’ancoraggio dei sedili, al cruise control, all’impianto frenante, al ricircolo dei gas di scarico, all’impianto elettrico e per una possibile perdita di carburante.

PREGI

FRENATA Gli spazi d’arresto sono molto buoni e anche nei rallentamenti più decisi la stabilità resta ottima.

MANEGGEVOLEZZA La suv è rapidissima nei cambi di traiettoria e garantisce un controllo facile in ogni occasione.

PRESTAZIONI Anche con i motori meno potenti, accelerazione e ripresa sono da auto sportiva, ben assecondata dal valido cambio automatico.

DIFETTI

DIAMETRO DI STERZATA Per far girare la vettura serve più spazio della media.

DOTAZIONE TECNOLOGICA L’impianto multimediale non è tra i più sofisticati e inizialmente mancava la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay.

QUINTO POSTO Al centro del divano non si sta comodi.

LA VERSIONE GIUSTA

Le diesel hanno consumi contenuti con uno scatto deciso. Per risparmiare si può scegliere le varianti a trazione posteriore, ma quelle a trazione integrale sono più appaganti e sicure.

SALIAMO A BORDO

Alfa Romeo Stelvio
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I VOTI DEGLI UTENTI
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VOTO MEDIO
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