La Lamborghini Huracán alza l’asticella: in questa versione ha un’aerodinamica affinata, 640 CV, la trazione posteriore e il retrotreno sterzante. In pista lascia senza fiato, ma anche su strada ti gusti ogni chilometro.
Piccola, leggera, potente, questa la classica ricetta delle sportive di Hethel. L’ultima nata con il 3.5 V6 da 405 CV non fa eccezione, ma aggiunge quel pizzico di comfort che mancava. Migliorabile, però, lo sterzo.
A tre anni dalla presentazione della Toyota Supra, arriva per lei il cambio manuale. Non è perfetto ma rende l’auto davvero speciale: quasi tutte le sportive sono oggi automatiche. Migliorabili i freni.
Col nuovo motore 2.4, la Toyota GR86 risolve il più grande difetto della GT86 e alla guida coinvolge come poche altre. Per quello che offre, costa poco, ma il primo anno di produzione è già “sold out” e nel 2024 terminerà la vendita in Europa.
La 296 GTB è la prima Ferrari stradale con motore V6 ed è anche un’ibrida plug-in. Più della spinta poderosa degli 830 CV stupisce la “voce” del motore e l’agilità è un altro dei suoi punti di forza. Convincono invece meno i troppi comandi a sfioramento.
Dodici cilindri, 829 cavalli, limitatore a “quota 9500”. La Ferrari 812 Competizione è l’evoluzione corsaiola della classica berlinetta, e regala emozioni a non finire.
Con il W12 portato a 659 CV, la Bentley Continental GT è una sontuosa coupé che va fortissimo. Più che soddisfacente la guidabilità, ma, dati gli ingombri, abitabilità e bagagliaio lasciano a desiderare.
È come una Lamborghini Huracán da competizione, ma ammessa a circolare su strada. L’incontenibile allungo del V10 da 639 CV consiglia, però, di viverla in pista…
La Ferrari SF90 Stradale Assetto Fiorano è la versione più estrema della supercar ibrida plug-in made in Maranello. Come la “base”, ha 1000 cavalli, ma è più leggera, meno insonorizzata e ha un’aerodinamica ancora più spinta per regalare emozioni più intense (a discapito del comfort).
La riedizione della coupé sportiva BMW M4 ha un 3.0 biturbo a sei cilindri da 510 CV e una sofisticata gestione elettronica per affinare il setup dell’auto. Non tutto, però, è di serie.
La nuova Maserati MC20 conquista fin dai primi metri, ma è in circuito si apprezza a fondo. Peccato che al prezzo elevato, vadano aggiunti parecchi euro per optional quasi irrinunciabili.
La nuova edizione della BMW Serie 4 Coupé è più vistosa e, soprattutto con il 6 cilindri da 374 CV, si conferma una veloce e confortevole gran turismo. Migliorabile la strumentazione.
Con il più potente V8 di serie della Mercedes e un’aerodinamica che vale oltre 400 kg di carico aerodinamico a 250 km/h, l’AMG GT Black Series è studiata per il massimo piacere di guida in pista. Sempre che non abbiate timore di “mettere tra i cordoli” oltre 350.000 euro di supercar.
Motore anteriore centrale e linee eleganti: la Ferrari Roma è una granturismo che sa essere docile. Ma i 620 cavalli del V8 e una fine messa a punto garantiscono anche forti emozioni, e una guida che appaga gli intenditori. Peccato per il rumore non sempre coinvolgente (ma c’è un perché...).
La Porsche ci ripensa e sostituisce il precedente motore turbo a 4 cilindri con il 6 cilindri aspirato. Grazie al quale la Cayman GTS torna coinvolgente, nel "sound" e nell'erogazione dei 400 cavalli. Il cambio? Solo manuale (per ora).
Rivista nel frontale e nella strumentazione, la Jaguar F-Type si conferma entusiasmante nella guida, anche nella versione meno potente, da 300 CV. Migliorato lo sterzo; sempre scomodo il baule.
Specifiche “corsaiole”, 510 CV e cambio manuale a sette marce (impegnativo da usare) per l’Aston Martin Vantage V8 AMR. Questa coupé dalle notevoli qualità di guida è costruita in soli 200 esemplari.