L’Alpine A290 è “sorella” ad alte prestazioni della Renault 5: scatta rapida e regala una buona dose di divertimento tra le curve senza compromettere troppo il comfort. Ma costa anche molto di più…
Torna un nome storico per un'utilitaria che nelle forme s'ispira al passato, ma è tutta nuova (ed elettrica). La Renault 5 è brillante e agile; manca un po’ di praticità.
La piccola crossover elettrica Hyundai Inster, di cui abbiamo guidato un esemplare preserie, è molto spaziosa, pratica e personale. Buona la dotazione, ma inizialmente sarà solo a quattro posti.
La Leapmotor T03 è una citycar elettrica che, per quanto offre, non costa molto: è ben fatta e spaziosa (baule escluso) e ha una discreta autonomia. Ma mancano Android Auto e Apple CarPlay.
Aggiornata a fondo dentro, fuori e nei contenuti per la sicurezza, l’elettrica Dacia Spring convince per il prezzo e il comfort in città; migliorato, ma non molto preciso, lo sterzo. Da rivedere certi comandi.
Profondamente aggiornata nel look, con un sistema multimediale più moderno e ancora più ricca nella dotazione di sicurezza, la Kia Picanto è a suo agio nel traffico, ma va bene anche fuori città. Unico vero limite, il 1.0 non molto vivace.
La nuova Citroën C3 diventa una piccola crossover: ha prezzi concorrenziali e un tre cilindri turbo a benzina (con distribuzione a catena anziché a cinghia) abbinato a un valido cambio manuale. Bene il comfort, ma l’accessibilità posteriore non è il massimo.
Solo full hybrid, la Toyota Yaris ora c’è anche con 131 CV (15 in più). Migliorano lo scatto e l’infotainment, e la guida rimane fluida, ma in velocità l’auto non è silenziosa.
Grazie alla coppia istantanea del motore elettrico, all'assetto riuscito e a uno sterzo più preciso, l’Abarth 500e si guida meglio delle “sorelle” 595 e 695 a benzina, sebbene sia meno coinvolgente. E il prezzo non è “popolare”.
La XEV YoYo è un originale quadriciclo elettrico: si può guidare da 16 anni, tocca gli 80 orari e ha dotazioni “da auto”, come Abs e “clima”. Non male le finiture, se non in qualche dettaglio.
Minuscola crossover “da città”, la Toyota Aygo X si fa notare per lo stile moderno e distintivo, la guida gradevole e la ricca dotazione tecnologica. Non brilla l'accessibilità al divano e al baule.
Levi ritocchi alla linea della Mini, che si distingue sempre per la forte personalità. Un lieve taglio alla potenza (e alle emissioni) caratterizza la Cooper S, che comunque resta divertente da guidare. Ma la dotazione, sia pur migliorata, resta carente negli aiuti elettronici alla guida.
La Dacia Spring è la prima elettrica della casa romena. Con gli incentivi parte da 9.460 euro, ma dotazione e finiture sono spartane. Molto maneggevole, pur con soli 45 CV scatta bene (in città).
Piccola, elettrica e guidabile anche dai quattordicenni: ecco la Citroën Ami, il quadriciclo biposto per la mobilità urbana. È pratico, poco costoso, ma senza sistemi di sicurezza, come gli airbag.
La rinnovata Fiat Panda sfoggia un nuovo sistema multimediale con schermo tattile e migliora (in parte) nella dotazione. Valido il tre cilindri ibrido “leggero” di recente introduzione.
La Renault Twingo Electric mantiene pregi e difetti delle “sorelle” a benzina: grande agilità e poco spazio per le valigie. Con gli incentivi parte da € 12.000 e la dotazione non è spartana. Economici, però, i vetri dietro a compasso e il cruscotto.
Nella variante sportiva N Line la Hyundai i10 si conferma accogliente, ma aggiunge un look grintoso e il brioso 1.0 turbo da 100 CV. La buona la dotazione, però, ha fatto lievitare il prezzo.