Toyota
C-HR
(serie 1 restyle - 2019/2023)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

440/180/156

Posti

5

Bagagliaio (litri)

358-377/1102-1164

CHE AUTO È

Il restyling della prima generazione della Toyota C-HR vede la luce nel 2020: tra le novità più rilevanti segnaliamo le modifiche alla mascherina, ai paraurti, ai fari e ai fanali. La crossover compatta giapponese, disponibile a trazione anteriore o integrale, è rivolta a chi ama distinguersi al volante di una vettura dallo stile originale. Le forme particolari penalizzano però la praticità: i posti dietro sono poco luminosi per via dei finestrini piccoli (e sono oltretutto sprovvisti delle bocchette d’aerazione e delle prese di ricarica). Senza dimenticare il baule non molto ampio in rapporto alle dimensioni esterne (4,40 metri di lunghezza): in modo particolare quello della 2.0 a causa della batteria più grande. 

Il sistema ibrido della Toyota C-HR, dolce e regolare a bassa andatura, dà una bella spinta quando occorre più verve e garantisce consumi estremamente contenuti ma quando si chiede tutta la potenza la trasmissione a variazione continua fa salire molto di giri il motore termico. Ricca la dotazione di serie: tutti gli esemplari più recenti hanno l’airbag per le ginocchia del guidatore, il cruise control adattativo, la frenata automatica e il mantenimento di corsia. La piastra di ricarica senza fili per il telefono, però, non era disponibile.

Prodotta dal 2020 al 2023, la Toyota C-HR viene lanciata in due versioni ibride full a benzina, spinte da un 1.8 da 122 CV e da un 2.0 da 184 CV.

COSA CONTROLLARE

La prima serie della Toyota C-HR ha avuto diversi problemi: perdite di carburante, semiasse anteriore destro fragile e malfunzionamenti al sistema di chiamata di emergenza e alla frenata automatica. Il problema di gioventù che riguardava le noie al sistema antislittamento è stato invece risolto in occasione del restyling.

PREGI

COMFORT Le sospensioni lavorano molto bene e alla guida si apprezzano la fluidità di marcia e la silenziosità. A patto di adottare uno stile di guida morigerato e attento all’efficienza.

CONSUMI La Toyota C-HR “beve” pochissimo e non solo con il 1.8 ibrido: anche il 2.0 se la cava egregiamente.

DOTAZIONE DI SICUREZZA Ricca: tutti gli esemplari più recenti hanno, tra le altre cose, l’airbag per le ginocchia del guidatore, il cruise control adattativo e il mantenimento in corsia.

SISTEMA IBRIDO Dolce e regolare alle basse andature, dà una bella spinta quando occorre più dinamismo.

DIFETTI

BAULE Piccolo in rapporto alle dimensioni esterne (4,40 metri di lunghezza). Specialmente quello della 2.0: colpa della batteria più voluminosa.

POSTI DIETRO Penalizzati dal design particolare della vettura: oltre a essere poco luminosi per via dei finestrini piccoli sono anche sprovvisti delle bocchette d’aerazione e delle prese di ricarica.

RICARICA SENZA FILI Non era disponibile neanche come optional.

TRASMISSIONE Il cambio a variazione continua quando si chiede tutta la potenza fa salire molto di giri il motore termico. La rumorosità aumenta.

LA VERSIONE GIUSTA

La Toyota C-HR 1.8 con 122 CV può soddisfare la maggior parte dei guidatori, anche nell’allestimento economico Trend (magari con qualche accessorio).

SALIAMO A BORDO

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