Citroën
C4 Cactus
(serie 1 restyle - 2018/2020)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

417/173/149

Posti

5

Bagagliaio (litri)

358/1170

CHE AUTO È

La Citroën C4 Cactus è una suv compatta francese che condivide la meccanica con la C3 Aircross. Una crossover originale nelle forme e nei contenuti: fuori la carrozzeria è protetta dagli Airbump (capsule di poliuretano termoplastico piene d’aria che mettono al riparo dalle “toccatine” in manovra). Dentro spicca invece l’enorme vano portaoggetti di fronte al passeggero anteriore ricavato nella parte superiore della plancia, ottenuto grazie allo spostamento dell’airbag sul soffitto (il cuscino scende dall’alto, per intenderci) e della bocchetta d’aerazione destra al centro. 

Prodotta dal 2014 al 2020, la Citroën C4 Cactus viene lanciata con cinque motori: tre 1.2 a tre cilindri a benzina (due aspirati da 75 e 82 CV e un turbo PureTech da 110 CV) e due 1.6 turbodiesel (e-HDi da 92 CV e un BlueHDi da 99 CV). L’unità a gasolio meno potente esce di scena l’anno seguente. 

Il profondo restyling del 2018 toglie originalità alla Citroën C4 Cactus, trasformandola in una compatta più tradizionale: mascherina più elegante, Airbump più piccoli, sedili più comodi e sospensioni Progressive Hydraulic Cushions ancora più confortevoli. Anche la gamma motori, tutti turbo, viene stravolta: due 1.2 PureTech a tre cilindri a benzina da 110 e 131 CV e un 1.5 diesel BlueHDi da 102 CV, affiancato nel 2019 da una variante più potente da 120 CV.

COSA CONTROLLARE

La telecamera posteriore non è esente da problemi: inserendo rapidamente la retromarcia lo schermo resta nero per alcuni secondi. Gli esemplari più anziani a benzina hanno il catalizzatore fragile mentre sui diesel si segnalano problemi al serbatoio di AdBlue (l’additivo a base di urea che abbatte le emissioni di ossidi di azoto).

PREGI

COMFORT Gli ammortizzatori sono soffici sullo sconnesso e l’abitacolo è ottimamente insonorizzato.

CONSUMI Bassi. Merito dei propulsori efficienti ma anche del peso contenuto della vettura.

MOTORI TURBO Le unità sovralimentate sono tutte briose e il 1.2 turbo a tre cilindri a benzina da 131 CV è quasi sportivo visto che impiega solo 9,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

PORTAOGGETTI I vani sono numerosi e capienti. Molto ampio, soprattutto, quello di fronte al passeggero anteriore. Va detto, però, che non è né illuminato né refrigerato.

DIFETTI

DISPLAY Concentra tutte le principali funzioni: persino per gestire il climatizzatore bisogna passare dallo schermo. Scomodo navigare tra i vari menù.

DOTAZIONE DI SERIE Mancano le maniglie sul soffitto, i finestrini posteriori si aprono solo a compasso e sui primi esemplari (privi del volante regolabile in profondità) non si poteva avere neanche come optional l’utile divano sdoppiato.

FINITURE L’atmosfera a bordo è molto spartana: la plancia è realizzata con plastiche dall’aspetto economico e non sono poche le superfici in lamiera lasciate a vista.

ROLLIO Marcato nelle curve per via delle sospensioni morbide.

LA VERSIONE GIUSTA

La C4 Cactus 1.2 PureTech 110 CV è già vispa e oltretutto si accontenta di poca benzina. Il cambio automatico è consigliato, ma solo quello a convertitore di coppia. Evitate il lento robotizzato.

SALIAMO A BORDO

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