In occasione dei prossimi europei di calcio la Hyundai, sponsor della manifestazione, ha lanciato i nuovi ricchi allestimenti Go! e Go! Plus. Abbiamo provato quest’ultimo per la i30 con il 1.6 a gasolio da 136 CV
Si chiama Active la versione rialzata della Hyundai i20. Comoda e spigliata, grazie al piccolo tre cilindri turbo da 100 CV, è adatta alle scampagnate. Alta, però, la soglia di carico del baule.
L'erede della ix35 ne conserva il motore, ma è più tecnologica e sicura. Su strada convince: è comoda e maneggevole. In retro, però, la visibilità è critica.
La versione a tre porte della Hyundai i20 si conferma comoda e ben rifinita: il 1.2 a benzina “gira rotondo” ed è silenzioso e ha i cavalli che servono. Il prezzo è ok, ma meriterebbe uno sterzo migliore.
Più che una sportiva “dura e pura”, la Turbo è una piccola Gran Turismo: sportiva ma elegante, ha prestazioni vivaci e impone poche rinunce per comfort e praticità. Interessante il prezzo, anche se molti optional sono in un costoso pacchetto.
La Hyundai i20 cambia dentro e fuori: ora è più personale, offre tanto spazio e ha un 1.1 a gasolio da 75 CV che in marcia vibra poco e promette bassi consumi.
Lunga quasi 5 metri e con un abitacolo dotato di ogni comfort, la Hyundai Genesis si propone come alternativa alle grandi berline tedesche. Brillante il V6 a benzina, ma all’appello manca un turbodiesel.
Tutta nuova, la Hyundai i10 si fa apprezzare per gli interni ampi e il buon comfort. Poco vivace il 1.0 a tre cilindri che, però, è silenzioso e abbinato a un cambio efficace. In vendita da novembre.
Abbiamo provato in anteprima la ix35 FCEV a idrogeno. Per ora, questa suv a emissioni zero è destinata a flotte aziendali e istituzioni pubbliche, ma non in Italia: la Hyundai ne ha fornite 15 alla città di Copenaghen.
Riprogettata a fondo, la Hyundai Santa Fe ha una nuova linea, filante e aggressiva, ed è facile da guidare, anche sui fondi viscidi nella versione 4x4. Migliorato lo sterzo, regolabile nella risposta. Peccato che dietro si veda poco.
La i30 Wagon è la nuova famigliare della Hyundai. Capiente e con una buona dotazione, è mossa da un 1.4 a benzina fluido, ma che non colpisce per il “tiro”.
Il nuovo frontale ha dato un pizzico di sportività alla Hyundai i20, che si conferma un’utilitaria spaziosa e comoda. Abbiamo provato la versione con il brillante 1.4 a gasolio, che non convince soltanto per lo sterzo.
Abbiamo guidato in anteprima la versione europea della Hyundai Veloster Turbo (arriverà a fine anno). Con i suoi 186 cavalli, fa divertire: il 1.6 a iniezione diretta di benzina ha una spinta progressiva, ma non brutale, che si fa sentire fin dai bassi regimi.
Tutta nuova, questa media a cinque porte si distingue per la linea riuscita e personale, per l’abitacolo spazioso e pratico e per il comportamento su strada molto “facile”. Notevole anche la dotazione, mentre il 1600 a benzina non dimostra tutti i suoi 135 cavalli.
La nuova station wagon Hyundai i40 ha una linea gradevole, è facile da guidare e con il 1.7 turbodiesel da 136 CV ha la giusta dose di brio. Il cambio manuale, invece, è un po’ ruvido.
Un po’ coupé e un po’ berlina, l’auto “asimmetrica” della Hyundai ha una porta a sinistra e due a destra. Agile e precisa, sprizza personalità da tutti i pori, ma non dal motore.
Abbiamo provato in anteprima la nuova Hyundai i40, una famigliare slanciata e rifinita come si deve. Vivace l’inedito “duemila” a iniezione diretta di benzina e apprezzabili le sue doti su strada. Gli ordini partiranno in estate.
Non è un modo di dire: la monovolume coreana è davvero piccola fuori e grande dentro, nell’abitacolo come nel baule. Comoda e facile da guidare, ha un silenzioso motore 1.4 a benzina; così così la ripresa.
La nuova Suv coreana ha una linea personale e aggressiva, che contrasta con la dolcezza con cui tratta i passeggeri: l’abitacolo è ampio e ben isolato dal rumore e dalle buche. Brillante il motore turbodiesel, poco preciso lo sterzo.