La Kgmobility Torres è una suv medio-grande prposta a prezzi competitivi. Disponibile a trazione anteriore o integrale e lunga 470 cm, ha forme aggressive che ricordano quelle delle fuoristrada “dure e pure”: nel frontale spiccano il paraurti spigoloso, la mascherina con sei barre verticali e i fari full led sottili e sagomati, mentre nella zona posteriore c’è un vistoso rigonfiamento sul portellone che ricorda l’alloggiamento della ruota di scorta esterna delle 4x4 di una volta. Il primo modello della casa che ha raccolto l’eredità della SsangYong (acquisita dal colosso coreano KG) ha una dotazione generosa in rapporto al prezzo.
L’equipaggiamento della Torres comprende diversi aiuti alla guida elettronici, incluso il cruise control adattativo per le versioni automatiche. L’abitacolo è spazioso e piuttosto curato: le Icon hanno addirittura i sedili in pelle riscaldabili (gli anteriori anche regolabili elettricamente e ventilati). A bordo ci sono ben tre schermi. Oltre al cruscotto digitale di 12,5” di facile lettura, ci sono due display “touch”: quello principale di 9” è piccolo, ha una grafica datata e comandi sulla cornice poco reattivi, mentre quello più in basso, di 8”,è moderno e controlla diverse funzioni, come il “clima”.
Uno solo il motore: la Torres monta un 1.5 turbo a benzina da 163 CV e ha il cambio manuale o (a pagamento) automatico. Il propulsore è abbastanza pronto ai bassi regimi ma perde vivacità con l’aumentare dei giri e consuma parecchio. Nelle curve l'auto è sorprendentemente agile, ha uno sterzo diretto (anche se non molto preciso) e frena bene. Migliorabile, invece, il comfort: l’abitacolo è ben insonorizzato, ma le sospensioni reagiscono in modo un po’ troppo secco sulle buche e sulle sconnessioni pronunciate.