Al Forum Automotive si è discusso del futuro dell’auto in Europa (e in Italia). Un settore che è costretto ad affrontare sfide sempre più complicate e dal cui esito dipende la sopravvivenza “industriale” di gran parte del Continente.
Il presidente di Stellantis, in audizione al Parlamento, ha ribadito l’importanza del nostro Paese per il gruppo e confermato il “piano Italia” per rilanciare la produzione.
Dopo un 2024 difficile e l’elettrico in crisi, la casa dei quattro anelli punta sull’ibrido ricaricabile lanciando nei prossimi mesi diverse versioni “alla spina”.
Il colosso cinese starebbe valutando la possibilità di aprire un nuovo impianto in Europa: la Germania sarebbe la favorita per la sua opposizione ai dazi e le infrastrutture già disponibili.
Il fallimento della Apple e il successo della Xiaomi, entrambe colossi dell'elettronica, nel perseguire lo stesso obiettivo di costruire auto, la dice lunga sulla forza del "sistema Cina".
Entro la fine dell’anno, la casa americana interromperà la produzione della Focus, senza avere in programma un’erede. La gamma europea della Ford perde così un altro storico modello.
Le vendite della casa americana crollano un po’ ovunque. Il rinnovamento della Model Y spiega parzialmente le perdite, ma un ruolo importante sembra averlo anche il boicottaggio contro il ceo dell’azienda.
Il messicano Ivan Espinoza prenderà il posto di Makoto Uchida alla guida della casa giapponese: a lui e a un rinnovato gruppo dirigente il compito di portare l’azienda in acque più tranquille.
Nonostante in Europa e negli USA si cerchi di mettere un freno alla loro avanzata, i costruttori stanno conquistando i mercati dei paesi in via di sviluppo dove hanno registrato una crescita esponenziale.
Lo scorso anno si è chiuso per Stellantis con risultati in forte calo rispetto al 2023, a causa di problemi riscontrati soprattutto in Nord America ma anche in Europa. E all'ex ceo sono andati 35 milioni di euro.
Il nuovo ceo dovrà avere le idee chiare sul futuro di alcuni brand del gruppo. Tra quelli che potrebbero essere “tagliati” ci sono Alfa Romeo, Lancia e DS.
Il gruppo BMW ha sospeso i piani per portare entro il 2026 la linea di montaggio dei modelli elettrici nello stabilimento inglese, che per il momento continuerà a produrre solo le vetture termiche.