La Chevrolet Tahoe è una suv "cugina" della Cadillac Escalade, rispetto alla quale differisce soprattutto nel frontale, nelle finiture e nella dotazione (un po' meno ricche, ma sempre degne di un'auto di lusso), nonché nel prezzo (più basso di qualche decina di migliaia di euro). Si tratta quindi di una vettura tipicamente americana, a partire dagli ingombri "impegnativi" su buona parte delle strade italiane, anche in larghezza (un po' di aiuto, in fase di parcheggio, si ottiene dalle telecamere che consentono nove tipi di visualizzazioni diverse). La carrozzeria, squadrata oltre che enorme, accoglie comodamente sette persone su tre file di sedili (quella centrale scorrevole); la posizione di guida, molto rialzata e con vasti braccioli, dà l'idea di dominare la strada e il traffico. Cosa neanche difficile da fare, dato che lo sterzo è leggero, il cambio è automatico e il V8 6.2 a benzina snocciola i suoi 426 cavalli con immediatezza e fluidità quando se ne ha bisogno. La massa molto rilevante (a pieno carico si superano le tre tonnellate) è dovuta anche alla robusta struttura a longheroni, che consente di affrontare in velocità tratti molto accidentati; al comfort pensano le sospensioni indipendenti (quelle posteriori multibraccio) e con molle pneumatiche, che consentono di variare l'altezza da terra di 10,2 cm (più alta per i fondi molto dissestati, più bassa alle velocità elevate, con vantaggi per la stabilità e l'aerodinamica, e per quando si entra ed esce dall'abitacolo). L'otto cilindri ha l'iniezione diretta, con la funzione che disattiva la metà dei cilindri quando non serve tutta la potenza, così da risparmiare un po' di benzina. Ma realisticamente, dato il peso, l'aerodinamica e la trazione 4x4, anche solo avvicinare gli 8 km/litro richiede una guida accorta.