Il Jeep Gladiator è un pick-up a doppia cabina derivato dalla Wrangler Unlimited, della quale mantiene le forme (fino alle porte posteriori), gli interni ben rifiniti e la meccanica (motore escluso, dato che in Italia arriva solo con il 3.0 V6 turbodiesel non previsto per la Wrangler). Lo stile ha grande fascino per chi apprezza le fuoristrada, e richiama senza mezze misure le Jeep del passato; del resto, il nome Gladiator è ripreso da quello del pick-up prodotto dalla casa americana fra il 1962 e il 1971. Gli elementi più caratteristici sono i parafanghi separati dal resto della carrozzeria, le fiancate e il tetto piatti e i fari tondi che affiancano la presa d'aria composta da sette estese feritoie verticali. Non è, però, il pick-up migliore per chi vuole massimizzare il rapporto fra ingombri e misure del cassone: quest'ultimo è lungo 153 cm, mentre tutta l'auto arriva a 559 cm. Sono davvero tanti, e possono creare qualche problema nei parcheggi e nei passaggi "stretti" in fuori strada.
Dove, per il resto, il Jeep Gladiator va "alla grande": la poderosa coppia motrice di 600 Nm disponibile già a 1400 giri, abbinata al cambio automatico a otto marce con riduttore garantiscono tutta la spinta che serve sulle salite più ripide, oltre a garantire prestazioni elevate su strada (e a consentire di trainare fino a 2722 kg). A completare l'opera pensano la trazione 4x4 con differenziale posteriore autobloccante, i 25,3 cm di luce a terra e la capacità di affrontare guadi alti fino a 76 cm. La dotazione è piuttosto generosa, anche come aiuti elettronici alla guida, e del resto il prezzo è impegnativo. Fra le particolarità, che evidenziano l'unicità del modello e la sua attitudine anche all'uso "estremo", citiamo il tetto smontabile, gli interni completamente lavabili, la telecamera frontale per l'uso in fuori strada (mostra nel display interno il terreno immediatamente davanti alle ruote) e l'hi-fi optional, con altoparlante portatile impermeabile collegato via Bluetooth all'impianto dell'auto.