CHE AUTO È
La seconda generazione della monovolume di medie dimensioni Mercedes Classe B si è aggiornata dopo l’estate del 2014, mantenendo l’impostazione del modello lanciato nel 2011. Le modifiche estetiche sono minime e si traducono all’anteriore in prese d’aria maggiorate e una griglia differente. Cambia un po’ il disegno delle luci diurne a led integrate nei fari anteriori e anche in coda il trattamento è stato simile, con un paraurti rivisto (con un estrattore ai lati del quale ci sono gli scarichi trapezoidali) e nuovi fanali, anch’essi a led. All’interno, la plancia mette in evidenza lo schermo di 8” del sistema multimediale. L’illuminazione ambientale prevede fino a 12 diverse possibilità e tra gli optional c’è la possibilità di avviare il motore senza chiave.
Prodotta fino al 2018 a trazione anteriore o integrale, la Mercedes Classe B adotta tutti motori a quattro cilindri, sia a benzina sia a gasolio. Al lancio, alla base c'è il 1.6 della B 180 a trazione anteriore, accreditato di 122 CV e 200 Nm di coppia; lo stesso motore, ma con 156 CV e 250 Nm, è previsto per la B 200. La B 220 4MATIC (a trazione integrale, come suggerisce la sigla) adotta un 2.0 da 184 CV e 300 Nm, che diventano 211 CV (e 350 Nm) sulla B 250. La versione d'ingresso per i diesel è la B 160 d: il 1.5 di origine Renault ha 90 CV di potenza e 240 Nm di coppia; un gradino più in alto si pone la B 180 d, con il 1.5 da 109 CV e 260 Nm.
La Mercedes Classe B 200 d prevede sotto il cofano il 2.1 da 136 CV e 300 Nm, che crescono a 177 (e 350 Nm) sulla B 220 d, sempre con cilindrata 2,1 litri. La gamma dei motori viene integrata prima nel 2015, con l’arrivo della nuova variante d’ingresso: la B 160 a benzina da 102 CV. Ci sono poi le due versioni più amiche dell’ambiente: la B 200 c a metano, basata sul benzina da 156 CV, e la B Electric Drive, dotata di un motore elettrico da 180 CV alimentato da una batteria da 28 kWh per un’autonomia dichiarata di soli 137 km.