L’Audi A3 allstreet mette un vestito da crossover sulla versione Sportback della ricercata media a cinque porte tedesca. Oltre ai nuovi paraurti, che integrano protezioni in plastica grigia sulle parti basse di frontale, posteriore e fiancate, e ai passaruota in plastica nera, la allstreet alza anche di 3 centimetri la luce al suolo, riempiendo lo spazio maggiore con ruote di maggiore diametro a parità di allestimento. Cambia leggermente anche la mascherina, più alta e squadrata. Si tratta di soluzioni che aiutano ad affrontare strade non asfaltate con meno timore di graffiare la carrozzeria o di danneggiare la meccanica, ma va detto che non esistono programmi di guida selezionabili che migliorino il comportamento su neve o fango.
All’interno, l’Audi A3 allstreet è identica alla sorella Sportback, compreso il bagagliaio di 380 litri con il divano in uso, con il fondo posizionabile su due altezze. Il cruscotto digitale di 12,3” permette molte possibilità di personalizzazione, mentre lo schermo centrale di 10,1” consente di accedere alle funzioni di bordo e di scaricare numerose applicazioni. Quattro passeggeri viaggiano comodi, ma l’eventuale quinto deve fare i conti con un tunnel centrale di dimensioni importanti tra i piedi.
Manca per il momento una versione a trazione integrale (dovrebbe arrivare a breve, basata sul motore a benzina di 2,0 litri mild hybrid da 204 CV). Ci si deve accontentare della trazione anteriore messa a disposizione con i due 4 cilindri da 150 CV, uno a benzina (mild hybrid) di 1,5 litri e uno diesel di 2,0 litri. Tutte hanno di serie il cambio a doppia frizione e 7 rapporti, comandato non più dalla classica leva ma da un bilanciere, sempre dolce e rapido nei passaggi di marcia. Nonostante un’altezza da terra leggermente maggiore, la A3 allstreet non fa rimpiangere la Sportback nella guida più brillante: l’auto resta piuttosto rigida e precisa fra le curve.