CHE AUTO È
La BMW Z4, arrivata alla seconda generazione, è una spider tedesca a trazione posteriore dotata di un tetto in alluminio che si ripiega e scompare nel baule in 20 secondi. Una sportiva ancora oggi seducente rivolta a chi vuole un mezzo grintoso e costruito con cura: l’abitacolo è realizzato con materiali di alto livello assemblati in modo impeccabile e la tenuta di strada è elevata. Senza dimenticare i motori capaci di cavarsela egregiamente nelle passeggiate sul lungomare ma anche di esaltarsi quando vengono stuzzicati.
La posizione di guida sportiva molto arretrata e bassa richiede però un po’ di abitudine nelle manovre in città e sugli esemplari dotati di cambio manuale bisogna fare i conti con un pedale della frizione duro. Va detto, inoltre, che il bagagliaio della BMW Z4 è piccolissimo quando si viaggia con il vento tra i capelli (180 litri).
Prodotta dal 2009 al 2016, la BMW Z4 viene lanciata con tre motori a benzina a sei cilindri in linea: un 2.5 da 204 CV e due 3.0 (un aspirato da 258 CV e un turbo da 306 CV). Nel 2011 debutta un 3.0 biturbo a sei cilindri da 340 CV mentre l’anno seguente le unità aspirate abbandonano il listino, rimpiazzate da due 2.0 turbo da 184 e 245 CV. In occasione del restyling del 2013 (modifiche alle branchie laterali che integrano gli indicatori di direzione, fari anteriori rivisti e luci posteriori ridisegnate) debutta un 2.0 da 156 CV.